Sferaluce

⛰️ Al regno di Achiti si narra che in cima alla montagna di Bein si possa trovare una cura per lo sfortunatamente malato erede. Serely non è affatto convinta di voler intraprendere l’impresa, ma si lascia coinvolgere da Vell, inseparabile amico d’infanzia. Dopotutto, un abbondante bottino li avrebbe attesi come ricompensa al ritorno. Scoprono ben presto che il denaro fa gola anche a un uomo piuttosto scorbutico, Joan, seguito da suo figlio Richa. I quattro non si aspettano di formare una squadra, ma avranno modo di non pentirsene a ogni prova che sono destinati a superare. 🌿 Il gruppo incontra anche una donna di nome Thessia, esperta di vegetazione che tuttavia constata presto che i fiori, le erbe e le piante di quei versanti tinti di rocce rosse non rientrano tra le specie conosciute dagli studiosi della cittadella. Giunti a una locanda, è qui che Serely nota le prime avvisaglie di un qualcosa di strano, ed è l’unica a esserne immune. 🟡 “Sferaluce” è un romanzo destinato a giovani lettori e un ottimo primo approccio al genere dell’epic fantasy. Non per questo non può essere apprezzato da un pubblico più consapevole. Anche i personaggi adulti affrontano un percorso di crescita in un luogo dove è veramente facile cedere all’avarizia e alle tentazioni. La comitiva è ignara di addentrarsi dove si perde la concezione del tempo e dove sono chiamati a prendere coscienza dei propri limiti e paure. ☀️ La scrittura di Giulia Fiori si riconferma fluida e lineare, capace di veicolare messaggi mai scontati e di delineare elementi di una natura potente e suggestiva, che ricopre un ruolo fondamentale nella storia. Da quel che nasce come un viaggio con scopi personali e per la propria famiglia, scaturisce un’avventura rivolta a riportare il bagliore ovunque la magia oscura lo dovesse aver misteriosamente offuscato.

Romanzo per ragazzi che ti trascina nella storia e, capitolo dopo capitolo, ti fa vivere magiche avventure, piene di messaggi importanti e profondi. Ho amato viaggiare con Serely e i suoi compagni, ognuno diverso e ben caratterizzato. Per non parlare della protagomista: la montagna. È lei a condurre i fili della storia! Consigliato al 100%