Shutter Island di Martin Scorsese - DVD
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Shutter Island
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Descrizione


1954. In un manicomio criminale protetto su un'isola fortezza il capo della polizia locale Teddy Daniels e il suo nuovo collega Chuck Aule vengono convocati per indagare sull'inverosimile scomparsa di una pluriomicida che sarebbe riuscita a fuggire da una cella blindata dell'impenetrabile ospedale. Circondati da psichiatri inquisitori e da pazienti psicopatici e pericolosi i due si trovano immersi in un'atmosfera imprevedibile dove nulla è come appare.

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Dettagli

DVD
Vietato ai minori di 14 anni
8010020060054

Informazioni aggiuntive

  • Medusa Home Entertainment, 2012
  • Terminal Video
  • 138 min
  • Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1)
  • Italiano per non udenti
  • Wide Screen
  • dietro le quinte (making of); speciale; trailers

Valutazioni e recensioni

  • Lucia Tararà

    Uno dei film più belli degli ultimi anni, sorprendente, ben costruito, sicuramente da vedere. Nel finale riesce a lasciarti a bocca aperta due volte e con spunti su cui riflettere. "Cosa sarebbe peggio?"...

  • Cristiano Sarti Cipriani

    Film dai caratteri forti e i colori scuri per Di Caprio che si dimostra ancora una volta un ottimo interprete. Il film ripercorre uno schema già utilizzato da altri registi ma rimane cmq interessante nella sua realizzaione. Insomma suspamce e ed emozioni non mancano. Storia triste, toccante con brivido.

  • Le opere di Scorsese sono, da sempre, incentrate sulla violenza: il personaggio di Teddy Daniels (interpretato dall’ottimo Leonardo Di Caprio) viene più volte definito, sia dal dottor Cawley (un mellifluo Ben Kingsley) che dall’eminente psichiatra tedesco Naehring (Max Von Sydow, che invece è un po’ sottotono) non come un “violento”, ma come un uomo di violenza. E il dialogo che lo stesso Daniels ha, in macchina, con il direttore del penitenziario, più o meno a metà film, potrebbe essere assunto ad emblema di tutto il cinema di Scorsese: “Dio ha creato il mondo, un mondo in cui tutto è basato sulla lotta tra violenza ed altra violenza”, sono più o meno queste le parole del direttore. E proprio la violenza, l’orrore, la follia sono i veri protagonisti dell’ultimo film del regista di Toro Scatenato e Goodfellas: l’Asehcliff Hospital diventa così l’ambientazione ideale per un thriller psicologico che sin dalle prime battute riesce a creare intorno allo spettatore un clima delirante e terribile; l’ingresso nel penitenziario, con i cancelli che si aprono uno ad uno davanti ai due agenti federali appena arrivati sull’isola (e che in qualche modo spalancano allo spettatore le porte dell’orrore), il tutto scandito dal ritmo incessante e quasi “hitchcockiano” della colonna sonora, è davvero da antologia. Il film presenta comunque (e purtroppo) alcune battute d’arresto: nonostante i numerosissimi colpi di scena ed il plot molto coinvolgente, la vicenda viene eccessivamente appesantita dalle frequenti visioni di Daniels (quella in cui la moglie gli si sbriciola letteralmente fra le braccia è addirittura di cattivo gusto). Anche il finale avrebbe potuto essere realizzato meglio: va bene la risoluzione del mistero (anche se, che Mark Ruffalo c’entrasse qualcosa, lo si era capito dal primo quarto d’ora), ma l’ultimo flashback Di Caprio, (in cui il suo personaggio rivive il dramma del passato che è la causa della sua follia) è davvero troppo lungo, oltre che inutile ai fini della storia. Credo che Shutter Island possa in qualche modo essere considerato come un viaggio: un viaggio in cui lo spettatore attraversa tutti i temi e i luoghi del cinema di Scorsese (non solo la violenza e la follia, ma anche la fede, il senso di colpa), condotto dalla mano sicura del suo (grandissimo) regista che, pur con qualche battuta d’arresto di troppo, ci regala ancora una volta un gran bel film.

Conosci l'autore

Foto di Martin Scorsese

Martin Scorsese

1942, New York

Martin Scorsese (propr. M. Marcantonio Luciano) è un regista statunitense. Di origini italiane, cresce a Little Italy. Ostacolato nella sua vocazione religiosa (viene espulso dal seminario per l'amicizia con delinquenti di strada), si avvicina al mondo del cinema di cui subisce il fascino sin da ragazzino. Esordisce dietro la mdp con il drammatico Chi sta bussando alla mia porta? (1969, ma l'ideazione risale al 1965) che annuncia le tematiche principali della sua successiva produzione: la predilezione per storie sulla vita violenta dei bassifondi dove prevalgono la fisicità dei personaggi e le loro pulsioni autodistruttive, la costante presenza autobiografica (dall'ossessiva educazione cattolica alle contraddizioni della cultura italoamericana), la sapiente fusione di dialoghi...

Foto di Leonardo DiCaprio

Leonardo DiCaprio

1974, Hollywood, California

Propr. Wilhelm Di C., attore statunitense. Dopo una lunga serie di apparizioni televisive e pubblicitarie, esordisce al cinema con Critters 3 (1991) di K. Peterson. Ottiene una candidatura all'Oscar interpretando il giovane minorato Arnie in Buon compleanno, Mister Grape (1993) di L. Hallström e diventa una star adorata da milioni di ragazzine nel 1996, con l'interpretazione di Romeo in Romeo + Giulietta di William Shakespeare di B. Luhrman. Il ruolo che lo consacra come nuova icona del cinema mondiale è però quello di Jack Dawson, giovane e povero emigrante, esuberante e al contempo melodrammatico, che in Titanic (1997) di J. Cameron s'innamora, ricambiato, di una ricca ereditiera per la quale si sacrificherà. Attore tutt'altro che trascurabile, per le dimensioni esorbitanti del successo...

Foto di Mark Ruffalo

Mark Ruffalo

1967, Kenosha, Wisconsin

Propr. M. Alan. R., attore statunitense. Identificato da molta critica come l'erede di M. Brando, interpreta ruoli irrequieti da bello e dannato. Esordisce nel 1993 in Rough Trade di C. Speidel e nell'arco di una decina d'anni si trova a essere uno dei soldati in Windtalkers (2002) diretto da J. Woo, il torvo poliziotto amante di M. Ryan in In the Cut (2003) di J.?Campion, il detective Fanning in Collateral (2004) di M.?Mann, il tecnico della memoria in Se mi lasci ti cancello (2004) di M.?Gondry e un professore universitario coinvolto in un ménage di insoddisfazione e tradimenti in I giochi dei grandi (2004) di J.?Curran. Ormai riconosciuto e apprezzato come interprete a tutto tondo, è il pacato fidanzato di J. Aniston in Vizi di famiglia (2005) di R. Reiner, è tra Tutti gli uomini del re...

Foto di Ben Kingsley

Ben Kingsley

1943, Snainton, Scarborough, Yorkshire

Nome d'arte di Krishna Bhanji, attore inglese. Dopo un'intensa esperienza teatrale, debutta in Gli ultimi sei minuti (1972) di M. Tuchner per poi tornare per un decennio al teatro e alla televisione. Nel 1982 è il protagonista di Gandhi di R. Attenborough, per la cui toccante interpretazione ottiene il premio Oscar. Seguono moltissimi ruoli cinematografici, alcuni dei quali in piccole produzioni, che dimostrano l'inesauribile talento di uno dei migliori attori contemporanei. Tra i suoi titoli più significativi L'isola di Pascali (1988) di J. Dearden, dove offre una prova di grande fascino nei panni di un inascoltato informatore dell'Impero Ottomano alla vigilia della guerra mondiale, Tradimenti (1983) di D. Jones, la commedia gialla Senza indizio (1988) di T. Eberhardt, Bugsy (1991) di B....

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