Non è il classico racconto sugli 8000, ma ritengo sia comunque un libro riuscito. Mi piace molto la scrittura di Simone Moro e la sua capacità di rendere semplice ma efficace la narrazione di avventure estreme.
Siberia -71°. Là dove gli uomini amano il freddo
-71° è la temperatura che si raggiunge in Yakutia, il luogo abitato più freddo della Terra. Simone Moro, esperto di salita di ottomila in inverno, è riuscito nell’impresa mozzafiato di scalarne, nel febbraio 2018, la cima più alta, il Pic Pobeda.
«Un grande racconto, dove la vera sfida è il gelo» – La Lettura
L'impresa che Simone Moro ha portato a termine nell'inverno del 2018 è emblematica di tutta la sua eccezionale carriera e, allo stesso tempo, segna una svolta. In oltre trent'anni di alpinismo, infatti, Moro ha scelto di non concentrarsi sul cosa - vetta, quota, record – ma sul come. Ovvero sul senso di confrontarsi con la Natura. Un senso che ha trovato in due parole: "freddo" ed "esplorazione". Le ascensioni in invernale gli hanno sempre consentito di inoltrarsi, oltre che nei luoghi, anzitutto nell'intimo di se stesso. Si spiega così perché Moro, scoprendo per caso che la Yakutia, in Siberia, è la regione abitata in cui si raggiungono le temperature più basse del pianeta, abbia deciso d'impulso di andare a conoscerla per poi salire sulla sua cima più alta, il Pic (o Gora) Pobeda. In questo libro emozionante si dipana il suo racconto che ha il sapore di un'avventura di Jules Verne o delle cronache di un grande esploratore. Non è banale preparare il viaggio in questa terra remotissima e mal collegata, per penetrare nella quale occorrono compagni motivati, una particolare attrezzatura per difendersi dal gelo e una guida che conosca le popolazioni locali. Ma arrivandovi le sorprese superano la fantasia: distese di ghiaccio percorse da camionisti solitari, immense foreste, e anche tanta vita – cercatori d'oro e cacciatori di pellicce –, tanta "gelida normalità" – chi vende al mercato pesce che si congela direttamente sul banco, chi non avendo un box riscaldato tiene il motore dell'auto acceso per tre mesi consecutivi – e tanta Storia, come quella dei gulag e della orrorosa Strada delle ossa. Naturalmente, con Simone Moro e Tamara Lunger, non può mancare infine la conquista mozzafiato del Pic Pobeda, una vetta di 3003 metri che, tra il freddo e la difficoltà, li mette più alla prova di alcuni ottomila himalayani, coronando magnificamente un'impresa che è una grande esplorazione del mondo e anche di sé.
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Autore:
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Anno edizione:2019
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giacomo 10 gennaio 2025Affascinante viaggio in terre remote
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Luckyrun 26 ottobre 2021Coinvolgente
E' il racconto/diario della spedizione di Simone Moro e Tamara Lunger con il loro team in Siberia, alla scoperta di uno dei posti più freddi del pianeta. La descrizione dei luoghi e delle situazioni è coinvolgente e sembra di vivere l'avventura in prima persona. Bellissime anche le due sezioni del libro dove sono raccolte alcune foto dell'avventura.
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