Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien è un capolavoro che si colloca tra le opere più straordinarie della letteratura fantastica. Non è solo un libro, ma un’intera mitologia racchiusa tra le sue pagine, che trasporta il lettore in un mondo di leggende, dèi e popoli antichi. Tolkien ci regala la genesi e le epiche vicende della Terra di Mezzo, esplorando tematiche universali come il sacrificio, il coraggio, l'amore e la caduta dell'orgoglio. Il linguaggio è ricco e poetico, e la narrazione possiede una solennità che ricorda le grandi epopee della letteratura classica. Ogni capitolo sembra una finestra su un mondo antico e perduto, dove la bellezza e il dolore si intrecciano continuamente. La costruzione dell’universo narrativo è straordinaria: Tolkien non si limita a raccontare storie, ma costruisce culture, lingue e intere genealogie, rendendo il tutto incredibilmente vivo e credibile. Un aspetto che merita una menzione speciale è l’edizione italiana de Il Silmarillion, spesso accompagnata da copertine meravigliose che catturano l’essenza del libro. Ad esempio, molte edizioni riportano illustrazioni suggestive che evocano il mistero e la grandiosità dei racconti. La copertina non è solo un involucro, ma un invito visivo a immergersi in un mondo di miti e leggende. Questo libro non è una lettura semplice, ma è una ricompensa per chi ama il fantasy profondo e riflessivo. È l'opera che ogni appassionato del genere dovrebbe leggere almeno una volta nella vita per comprendere le radici della Terra di Mezzo e lasciarsi trasportare dal genio di Tolkien. Un viaggio senza tempo, che lascia un segno indelebile nell'animo del lettore.
Il Silmarillion
Né romanzo né favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, tra "essere" e "avere"
"Il Silmarillion", iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. "Opera prima", dunque (ma anche "ultima", e di tono assai diverso, ben più elevato delle altre), essa costituisce il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata, direttamente o indirettamente, la filiazione delle sue favole, da "Lo Hobbit" a "Il Signore degli Anelli", da "Il cacciatore di Draghi" ai racconti di "Albero e foglia". Si tratta di un'opera che, nella vasta produzione di Tolkien, occupa una posizione di primato, non soltanto temporale, ma anche e soprattutto tematica e formale. Vi si narrano gli eventi della Prima Era, alla quale di continuo si rifanno, come a un necessario antecedente e a una chiave interpretativa, i personaggi e le avventure de "Il Signore degli Anelli". I tre Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore Oscuro, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti dall'avversario. Vera e propria mitologia, "Il Silmarillion", che comprende cinque racconti legati come i capitoli di un'unica "storia sacra", narra la parabola di una caduta: dalla "musica degl'inizi", il momento cosmogonico, alla guerra, eroica quanto disperata, di Elfi e Uomini contro il Nemico. L'ultimo dei racconti costituisce l'antecedente immediato de "Il Signore degli Anelli", sorta di prefazione elaborata nei toni epici che caratterizzano tutto quel grande "pentateuco" che è "Il Silmarillion". Il quale non è un romanzo né una favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, insomma tra "essere" e "avere": un'antitesi cantata nel linguaggio, sublime e semplice insieme, che è proprio dell'antico epos. Mai pubblicato vivente l'autore per la sua qualità di work in progress, "Il Silmarillion" ha visto la luce grazie all'opera paziente del figlio dell'autore, Christopher, che ha compiuto un attento lavoro di ricerca e collazione sui manoscritti lasciati dal padre. (Marco Respinti)
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Filippo 08 gennaio 2025Capolavoro
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Giliath84 07 gennaio 2025Edizione imperdibile
Edizione di pregio a mio avviso imperdibile per ogni appassionato di Tolkien, Grandi illustrazioni, copertina doppia con dettagli in oro.. Avendo già Il signore degli anelli e Lo Hobbit, ho approfittato per prendere anche il Silmarillion nello stesso formato.
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Trinus7665 02 gennaio 2025Fondamentale per ogni Tolkeniano
Probabilmente non è il primo libro con il quale approcciarsi a Tolkien, ma di fatto è tutto quello che serve per comprendere e apprezzare tutte le declinazioni dell'universo concepito da J.R.R. Questa edizione, con tavole bellissime ed eleganti, accompagna il lettore a fantasticare sul mondo fantasy di Arda.
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