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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2022
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Storia di formazione, la Trilogia della città di K ritrae un'epoca che sembra produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.
«Una prosa di perfetta, innaturale secchezza, una prosa che ha l'andatura di una marionetta omicida» – Giorgio Manganelli
Quando Il grande quaderno apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione. In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Storia di formazione, la Trilogia della città di K ritrae un'epoca che sembra produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.
«Tutto ha inizio con due gemelli che una madre disperata è costretta ad affidare alla nonna, lontano da una grande città dove cadono le bombe e manca il cibo. Siamo in un paese dell'Est, ma né l'Ungheria né alcun luogo preciso vengono mai nominati. Un inizio folgorante che ci immette di colpo nel tempo atroce dell'ultima guerra raccontandolo come una metafora. La nonna è una “vecchia strega” sporca, avara e senza cuore e i due gemelli, indivisibili e intercambiabili quasi avessero un'anima sola, sono due piccoli maghi dalla prodigiosa intelligenza. Intorno a loro ruotano personaggi disegnati con pochi tratti scarni su uno sfondo di fame e di morte. Favola nera dove tutto è reso veloce ed essenziale da una scrittura limpida e asciutta che non lascia spazio alle divagazioni. Un avvenimento tira l'altro come se una mano misteriosa e ricca di sensualità li cavasse fuori dal cilindro di un prestigiatore crudele.» (Rosetta Loy)
Oggi vi parlo di Trilogia della città di K di Agota Kristof edito da Einaudi. La storia si svolge durante la Seconda Guerra Mondiale in un paese dell’est Europa non specificato. I protagonisti sono due fratelli, dei ragazzini dotati di un’intelligenza diabolica e di una forza di volontà fuori dal comune. Intelletto e tenacia: saranno queste le loro armi per cercare di sopravvivere – ammesso che vi riescano – alle brutture che la guerra porta con sé e non avranno pietà per nessuno pur di rimanere vivi.Durissimo, cattivo quasi da far male, eppure il lettore non potrà fare a meno di restare incollato alle pagine della storia e di divorarle senza nemmeno rendersene conto, e su questo vi sfido.Buona lettura!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Scritto con frasi brevi e molto essenziali, almeno la prima parte. Succede molto e di continuo. A tratti noioso, almeno la seconda parte. Si fatica a terminare.
uno dei libri più tristi e al tempo stesso più belli mai letti
Recensione di “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof edito Einaudi 📚📚📚📚📚 Un capolavoro di lucida pazzia. Un libro crudo, cattivo, reale. Grazie alla nostra storia e al nostro presente sappiamo bene che quanto narrato nel libro è accaduto, sta accadendo e accadrà. Un romanzo che mette il lettore davanti alle sue paure e alle sue perversioni. Una storia in cui le fragilità umane sono annientate dalla cattiveria e dall’egoismo; esasperati all’ennesima. Ho adorato romanzo: nella sua spietata oggettività ci sono una malinconia e una tristezza assolute che accompagno il lettore per tutto il viaggio. Un libro che va letto più volte per coglierne le sfumature a distanza di tempo l’una dall’altra perché con l’età può rivelare molte più cose. Da leggere!
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