"La società punitiva" è un corso chiave nell'itinerario di Michel Foucault. Per la prima volta, in queste pagine, possiamo toccare con mano la straordinaria documentazione da cui prenderanno vita alcuni dei suoi libri più celebri e delle sue intuizioni più precorritrici.
Possiamo ascoltare la viva voce di Foucault dipanare, nel corso di lezioni che sono state un vero e proprio evento pubblico e intellettuale, la storia delle teorie e delle istituzioni penali degli ultimi due secoli: ed ecco che il patibolo, le prigioni, i lavori forzati, le torture più feroci o l'isolamento più ovattato diventano lo specchio di ciò che l'Europa del Sette-Ottocento ha voluto essere. In quello specchio multiforme vediamo prendere forma decisioni epocali circa i rapporti tra soggetto e potere, legalità e illegalità, felicità e infelicità. Fino ad arrivare all'altro capo di questa storia minuta e affascinante, dove vediamo emergere per indizi sempre più chiari il volto dei nostri contemporanei, alle prese con città sorvegliate da onnipresenti telecamere e luoghi di consumo che registrano senza sosta ogni acquisto, preferenza, curiosità o distrazione. È il nuovo paradigma di potere, che si impone dopo il potere sovrano (il potere di dare la morte) e dopo il potere disciplinare (il potere di amministrare la vita), che Foucault battezzerà biopotere e che a trent'anni di distanza è unanimemente riconosciuto come la chiave di volta delle nostre società e dei suoi dispositivi di controllo. )
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