Finalmente mi sono deciso a fare la recensione di Sogni e Scintille! La prima cosa che sento di dover dire è che, rispetto ai primi due libri della Hidden Society, questo è molto più intimo e incentrato sulle emozioni e la vita di Cordelia, la nostra protagonista. A parer mio il percorso di Cordelia e la sua evoluzione sono così ben fatte che potremmo anche togliere completamente la parte fantasy e sarebbe comunque un bellissimo libro da leggere. Non fraintendetemi, il fantasy c'è ed è davvero "fantastico", ma ciò che mi è rimasto più impresso non è il mondo fatato (onirico e ammaliante), ma i conflitti di Cordelia in cui ciascuno può riconoscersi indipendentemente da genere, età, o estrazione sociale: chi non ha mai "ceduto un pezzo di sé" per soddisfare le aspettative dei genitori, degli amici o di un partner? Cordelia si muove su questo baratro, dove da una parte c'è una vita sicura ma grigia e priva di passione, dall'altra un salto verso l'ignoto. Questo è rappresentato anche dalla carta dei tarocchi che simboleggia il percorso di Cordelia: il Matto. Ho apprezzato moltissimo l'evoluzione sia di Cordelia che di Dante, il nostro fatato "golden retriever" a cui è impossibile volere male; completamente opposto a Tancredi che, secondo me, è la perfetta rappresentazione del classico Fatato delle antiche fiabe: arrogante fino alla nausea, privo di empatia per le "creature inferiori" (come gli umani) e, ovviamente, disgustosamente bellissimo. Ottimo anche il finale, che segue l'evoluzione e gli scopi dei personaggi, anche dopo un colpo di scena che non avevo proprio visto arrivare (e per cui ho chiuso il libro per una decina di minuti prima di riprenderlo in mano!). Altri elementi che non si possono ignorare sono la primavera e Firenze, una stagione e una città che non sono solo un semplice contorno ma quasi "personaggi" che trasmettono la giusta energia al romanzo, così come l'Arte (con la A maiuscola) che è il cuore pulsante che fa muovere tutta la storia.
