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Anno edizione: 2014
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Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo.
«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre» – Primo Levi
Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la «zona grigia» della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi? E ancora: come funziona la memoria di un'esperienza estrema? Le risposte dell'autore di Se questo è un uomo nel suo ultimo e per certi versi più importante libro sui Lager nazisti.
Tutti dovrebbero leggere e comprendere. A mio avviso lo scritto più importante di Levi. Il racconto della crudeltà lascia qui il posto alla volontà costante di mettere in guardia i posteri: quello che è accaduto si può ripetere in qualunque momento e perciò occorre comprendere profondamente quegli eventi affinché la propria coscienza di esseri umani consapevoli ostacoli in ogni modo il riproporsi di nuovi regimi. Nel libro ci sono tutti gli elementi necessari per capire come il totalitarismo, alla sua sorgente, non sia mai ostile ma ben mascherato dietro alla politica, al buonismo e ai mass media compiacenti. Ognuno tragga le proprie conclusioni!
Direi che ci ho messo veramente tanto a scoprire Primo Levi ma, ora, mi appassionano tantissimo i suoi testi. “Sommersi e i salvati” è veramente bello e mi ha fatto tornare il desiderio di rileggere “se questo è un uomo”
Uno dei miei libri preferiti, coinvolgente, commuovente, straziante
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