Sortilegi

Premetto che non ho mai letto nulla di questa autrice (non mi giudicate), ma sono bastate pochissime pagine per farmi venire voglia di leggere anche la sua lista della spesa. Grazie alla sua abilità nel descrivere scenari, abiti e luoghi, non ho minimamente faticato a vedere nella mia testa quello che stavo leggendo. Tra i tre racconti, credo che il primo sia quello che mi è piaciuto di più anche se, a essere sincera, la mia cosa preferita è stata immaginare il profumo dei biscotti dell’ultimo racconto!

Questa raccolta, firmata da una delle scrittrici più amate dalla mia generazione, è composta da tre racconti in cui la magia si mescola alle umane vicende. Del primo, "La strega", già conoscevo la precedente versione ("La strega di Vallebuja", con le splendide illustrazioni di Piero Ventura), che qui viene ampliata per approfondire le vicende di Caterina. Cosa succede se una giovane, sola al mondo, viene accusata ingiustamente di praticare le arti occulte contro i propri paesani nella Toscana del '600? La risposta è storicamente attendibile e commuove. Nel secondo e nel terzo racconto, invece, l'autrice attinge, in parte, dalla tradizione sarda per parlarci di incantesimi effettuati con ago e filo, orfani e dolci dal profumo paradisiaco. Ogni storia è inoltre accompagnata da una nota finale, che ne chiarisce la genesi. Consigliatissimo, avrei solo desiderato più racconti, perché questi mi hanno stregato come se fossero i "biscotti del vento"!

Una raccolta molto bella che mi ha fatto passare alcune godibili ore di lettura. I temi sono attuali anche se nascosti sotto la maschera della fantasia. Il racconto che ho preferito è il secondo!