S.O.S. AMORE è uno di quei romanzi che non ti aspetti. Se qualcuno mi chiedesse di definire questo romanzo in due parole, non esiterei un secondo. Una bomba. È una bomba a orologeria con il conto alla rovescia innescato. La voce della protagonista, Chiara, rappresenta la voce di tutte quelle donne che almeno una volta nella vita sono inciampate (e che inciampo!!!) in una relazione amorosa – o meglio identificata come trappola amorosa – con un uomo sposato, magari molto bello e affascinante che ovviamente non farà che ripetere quanto non sia più innamorato della moglie, che non ricorda più perché diamine l’abbia sposata, che non la sopporta più, che non vede l’ora di divorziare da lei per poter stare finalmente con te e blablabla, ma che alla fine, chissà perché, non lascerà mai. Però, nel frattempo, perché non approfittare della tua debolezza e dargli dentro con la classica ragazza ingenua un po’ troppo sensibile che sin da bambina non ha avuto una figura materna o paterna di riferimento, che da sempre è stata circondata di persone che l’hanno trattata come un tappeto e che, crescendo in questo modo, non si rende poi pienamente conto di quel che fa credendo sempre a tutti e che non riesce mai a dire di no a nessuno??! Alzi la mano chi, nel corso della vita, non abbia mai conosciuto una Chiara. Una Chiara che di professione fa la segretaria in un prestigioso studio legale in centro a Milano e che si innamora di uno degli illustri avvocati, Andrea. Dal quale, personalmente, io mi sarei tenuta molto ma molto alla larga. Ma chi sono io per giudicare? E infatti non me la sento proprio di giudicare Chiara. Ognuno di noi nella vita deve sentirsi assolutamente libero di fare determinate scelte anziché delle altre, anche se agli occhi altrui risultano parecchio discutibili. Il problema poi sta nel conviverci.
S.O.S. amore
Chiara ha 35 anni e una disastrosa situazione sentimentale. Vive a Milano con sua sorella Sara, sempre in lotta con il mondo. Ha una madre che le tiene in ostaggio con i suoi attacchi di panico e un pittoresco padre che vive a Cuba, che le ha mollate da piccole dopo averle sfrattate. Con questi presupposti non c'è da stupirsi che l'autostima di Chiara sia sotto terra: non crede neanche più di meritare un amore vero. Per questo accetta di iniziare una relazione clandestina col suo capo, che come da copione giura e spergiura di lasciare la moglie... Chiara è ironica, positiva, cerca sempre di perdonare le prepotenze altrui, ma non sa affermare il suo sacrosanto diritto all'amore e finisce puntualmente per fare da zerbino a uomini egoisti e superficiali. Destinatario dei suoi sfoghi è il dottor Folli, il suo analista, a cui ogni settimana racconta un capitolo della sua disastrata vita amorosa, dalle elementari in poi. Il dottore l'aiuterà con ironia a recuperare l'autostima, riaprendo ferite mai rimarginate e affrontando nuove battaglie.
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Autore:
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Federica 02 marzo 2025Una stellina in meno per la valanga di parolacce
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Chicca25 02 gennaio 2024Molto carino, Federica Bosco sempre nel cuore
E’ incredibile come Federica Bosco descriva delle storie così assurde ma in realtà così vere, ma con un finale molto poco realistico (lieto fine). Non la giudico per questo, anzi, se non esistesse neanche il lieto fine nei libro probabilmente nessuno li comprerebbe mai. Però questo libro rispetto ad altri, considerando anche che si tratta di 4 anni fa, parla di un tema che oggi non siamo soliti vedere di buon occhio, andare dallo psicologo. Sì, perché la protagonista sa di dover risolvere qualche problema, sa, inconsapevolmente, di avere qualche ferita mai rimarginata. Il tocco sempre perfetto della Bosco è l’immancabile ironia che ti fa strappare sempre un sorriso e non ti fa mai stancare di leggere i suoi libri. Forse potremmo imparare tutte noi SOTTONE dalla storia di Chiara.
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Alessandra Lentini 19 maggio 2016
Il libro è carino ma Chiara, la protagonista, così come le sue vicende mi ricordano troppo Bridget Jones! Sembra una copia di lei all'italiana, cosa che non ho apprezzato particolarmente. Nonostante questo il libro è carino, simpatico e leggero. Un po' banale forse ma piacevole. Avrei preferito meno similitudini con il personaggio creato da Helen Fielding. Comunque simpatico.
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