Storia di un boxeur latino

Non ho ancora finito di leggerlo, ma so già che resterà uno dei libri del cuore. Un inno alla vita, strabordante di umanità: la vicenda umana che si fonde con vicende storiche e con altri personaggi che hanno fatto la Storia. E per ognuno, Minà riesce a trasmettere il lato umano, nascosto, profondo. Un libro che è una lezione di vita. Sentirlo raccontare dei Beatles, di Gabriel Garcì Marquez o di Sergio Leone come vecchi amici è qualcosa di magico. Minà ci lascia come testamento l'ennesima prova della sua grandezza. Per sempre grazie.

La vita di Gianni Minà è uno straordinario ed irripetibile affresco della seconda metà del Novecento. Storia di un boxeur latino non è una semplice autobiografia, curata tra l’altro da Fabio Stassi, o meglio lo è ma ne stravolge i canoni precostituiti. Ci troviamo di fronte ad una serenata d’amore verso la vita e le cose che danno un senso all’esistenza come l’amore, la musica, la letteratura il calcio, lo sport, il cinema, i sogni ma soprattutto la fede in quegli ideali di giustizia ed uguaglianza che dirigono lo sguardo e le braccia sempre verso i più deboli. Gianni Minà è un giornalista, da sempre amante della verità, poco incline alla marchetta ed allo scoop che dominano la mediocrità attuale, tagliato fuori dalla Rai perché diverso da un modello televisivo mercificato, conforme ed omologato; in questo suo testamento ( speriamo ce ne siano ancora altri) ci lascia storie straordinarie, farcite di aneddoti e di poesia, ci racconta gli incontri con alcune figure del nostro tempo come Fidel Castro, I Beatles, Muhammad Alì, Gabo, il Subcomandante Marcos e molti altri, le partite a pallone con Pasolini e Gianni Morandi, l’abbraccio di Mennea, il ristorante a Trastevere con una foto divenuta leggenda, l’amicizia per “Lucho” Sepùlveda a cui è dedicato il libro, il tutto senza mai dimenticare le proprie radici, l’infanzia con la guerra alle porte, la resistenza e la liberazione. Storia di un Boxeur Latino è soprattutto un libro che profuma di Sud America, che dà voce agli ultimi, che si oppone alle dittature argentine e cilene (e molte altre), che balla la Milonga, che ha nel sangue le note della Bossanova, che è poesia come i dribbling di Diego, che sembra essere stato concepito sui tavoli dello storico e letterario cafè La Biela di Buenos Aires, che picchia forte come Teòfilo Stevenson, che vola alto come la gabbianella e sogna senza perdere mai la tenerezza.

Il mitico Mina' . Libro pieno di umanita' e di racconti di una vita incredibile.