Le premesse storiche di un giallo nel periodo fascista mi avevano integrato, ma si sono rivelate solo aspettative non soddisfatte. La narrazione al presente, nonostante l'incertezza iniziale, alla fine ti prende, ma il romanzo si risolve in una storia, che nel finale risulta banale e telefonata. Sembra un compitino poco elaborato.
La storia se ne frega dell'onore
Un’indagine appassionante sugli ambigui rapporti tra chi i libri li pubblica e chi vorrebbe, più o meno metaforicamente, bruciarli.
C’è un libro, anzi un manoscritto, misterioso. Luigi Bassetti, antifascista e direttore editoriale di una grande casa editrice, non se ne stacca mai, se lo porta sempre appresso in una borsa a tracolla, non lo fa vedere a nessuno, non ne parla con nessuno. Tranne, ma solo per vaghi cenni, con Donatella Modiano, suo braccio destro e sua amante, a capo della segreteria editoriale. Non sa, Bassetti, che Donatella è stata ricattata e arruolata come informatrice da un alto funzionario della polizia politica segreta, il commissario. Il quale vuole anche lui sapere, a tutti i costi, che cosa c’è scritto in quel famoso libro. Teme infatti che vi sia nascosto qualcosa di esplosivo, persino letale, per il regime fascista. Al momento, dopo la conquista dell’impero, trionfante. E forse anche per la stessa figura di Mussolini, l’onnipotente Duce. Nella Milano del 1936, città di intrighi e di sospetti, dove molti hanno una doppia faccia e tutti sono avvolti da una ragnatela di silenzi, si dipana una doppia indagine. Quella del commissario, che non si ferma di fronte a nulla, e quella di Donatella, che dopo la morte in un incidente all’apparenza casuale di Bassetti, di Luigi, del suo amore, sente crescere dentro di sé una rabbia feroce, una volontà sempre più determinata di andare fino al fondo, di sapere la verità e di chiudere i conti. Gian Arturo Ferrari, che ha fatto l’editore per tutta la vita e che sull’editoria riflette e dell’editoria racconta – ricordiamo il successo della sua Storia confidenziale dell’editoria italiana –, esordisce nel giallo con una storia che ricostruisce uno degli ambiti meno esplorati del fascismo italiano: l’editoria.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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AndreaMansu 20 maggio 2024Si perde in poco.
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Anto_s1977 24 aprile 2024Inconsistente
Intrigante fino ad un certo punto, declina poi verso un finale, per me, inconsistente.
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