Un autore poco noto il nostrano De Amicis, se non fosse per "Cuore", piccolo romanzo di formazione che quasi tutti hanno letto da bambini o almeno ne hanno sentito parlare. Di ben altra consistenza è questo romanzo, "Sull'oceano", perchè di romanzo si può parlare e non tanto di reportage giornalistico, di cui manca la visione imparziale dell'insieme. Non ha una trama nel senso proprio del termine questo corposo volume, ma racconta un microcosmo umano, che l'autore talvolta osserva con una lieve e perbenista superiorità, talaltra con un eccessivo populismo, nel corso di un'estenuante e lunga traversata oceanica a bordo del transatlantico "Galileo", direzione America del Sud. L'umanità rappresentanta è varia, ma suddivisa in classi sociali; tanti i personaggi che sfilano, ma pochi che restano davvero impressi. Merito del romanzo, quello di dare vita e voce alla condizione dell'emigrante italiano negli anni della grande migrazione, andando a rimpolpare quel settore in crescita della letteratura dell'emigrazione.
Pubblicato nel 1889, "Sull'Oceano" affronta il tema dell'emigrazione italiana a cavallo fra Ottocento e Novecento, prendendo come spunto il viaggio compiuto dall'autore cinque anni prima, da Genova a Buenos Aires, a bordo del piroscafo Galileo. Una narrazione a più voci, ma anche un reportage, dedicato a coloro che, miseri e affamati, decidevano di abbandonare la propria terra per cercare fortuna nelle mitiche "Americhe". Un coro di voci a tratti armoniose e a tratti dissonanti, stanche, malate e inermi, ma anche speranzose e desiderose di combattere per un futuro migliore; De Amicis, profondamente empatico, non può evitare di ammirare e supportare i suoi "fratelli laceri" e le sue "sorelle senza pane", "figli e padri di soldati che han combattuto e che combatteranno per la terra in cui non poterono o non potranno vivere".
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Anno edizione:2019
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In commercio dal:18 luglio 2019
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Francesca Belsito 23 novembre 2016
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FRANCESCA CONTE 08 novembre 2010
L'autore del famoso e commovente "Libro Cuore", Edmondo de Amicis, ci regala un'altra perla, un racconto, un'epopea. Intessuto abilmente con elementi scientifici e drammatici, "Sull'Oceano" narra il viaggio della nave "Galileo", e di tutti i suoi occupanti, alla volta del Sud America. De Amicis si fa giornalista, acuto osservatore della società variegata che ritrova sulla nave. Ricchi e poveri, disperati ed avventurieri, nessuno sfugge alla penna dell'autore, che dimostra anche in questo romanzo uno spiccato gusto per il ritratto, mezzo che utilizza per inquadrare realtà sociali e personali, per far risaltare, con spirito critico e un tocco di socialismo, i pro ed i contro degli anni che seguirono l'unificazione. Il tema del progresso, della povertà, della decadenza dei valori risorgimentali in una società corrotta, convergono nelle pagine del libro per dipingere un quadro spesso drammatico e pesante. Con tono accusatore punta il dito aalle mancanze della società italiana durante i primi anni dopo l'unificazione,racconta lo sconforto di coloro che avevano scommesso con ottimismo su un cambiamento radicale e che si erano scontrati con una dura realtà di povertà e perdita di valori morali, dimostrando un profondo pessimismo, risolto solo dal pensiero che, forse, si sta un po' meglio di prima. In questo modo si fa portavoce delle speranze, della paure degli ideali degli emigranti. Non mancano poi la vena poetica e gli episodi di "epos" casalingo; de Amicis dimostra una capacità di lasciarsi coinvolgere intensamente nella vicende degli immigranti delle classi più povere. Le storie di uomini e donne del popolo diventano degne di essere raccontate, ed essi vengono elevati al rango di protagonisti legittimi. Egli descrive le condizioni di miseria e di abbrutimento in cui sono costretti a vivere, e loda coloro che riescono, nonostante ciò, a mantenere intatta la dignità, l'onore, l'innocenza. Non è da tralasciare, inoltre, l'aspetto prettamente storico: "Sull'Oceano" è l'unico romanzo italiano che, nonostante i dati non siano troppo dettagliati, narra del problema dell'emigrazione italiana all'estero. Un altro dei pochi esempi riguardanti questo tema, è il poemetto "Italy", di Giovanni Pascoli, nonostante il periodo storico sia,naturalmente, diverso. Tirando le somme, un romanzo interessante, ricco di spunti di riflessione su tematiche non ordinarie, che mostra un de Amicis, allo stesso tempo, poeta e giornalista.
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