Gloria Anzaldua è una delle voci più incise della letteratura chicana. Terre di confine, titolo originale Borderlands, è l'opera di una vita. Quella della scrittrice, quella del suo popolo, delle sue nazioni (Stati Uniti e Messico). Un manifesto femminista in cui la scrittrice attinge dalla sua storia personale per indagare la storia nazionale di un popolo, quello messicano, sempre fortemente oppresso dal suo carnefice dirimpettaio. Il confine tra Messico e Stato Uniti emerge nell'opera in tutta la sua contraddizione, è la herida abierta di un popolo (ferita aperta) che sanguina e sempre brutalmente sacrificato. È un dolore che non si placa, che condiziona intere esistenze e dal quale nasce una nuova cultura, quella mestizia. Di uomini e donne che sono messicani ma anche americani, ma al tempo stesso non appartengono mai pienamente a nessuno dei due popoli. Il confine è una linea politica e culturale, è un punto di scontro e incontro, di vita e morte. È un confine sessuale e di rivendicazione. È origine e fine. Opera unica nel suo genere. Potente, dirompente e sempre in grado di portare in un superficie nuove prospettive e interpretazioni. La traduzione di Zaccaria è ottima, ma una lettura del testo originale è necessaria se non doverosa per apprezzare a pieno l'opera di Anzaldua, e per rendere giustizia alla letteratura chicana.
Terre di confine. La frontera. La nuova mestiza. Nuova ediz.
Terre di confine torna in libreria in una nuova traduzione di Paola Zaccaria, grande studiosa dell'opera di Anzaldúa
Texana, docente di Chicano Studies, Feminist Studies e scrittura creativa, e attivista del movimento per i diritti dei lavoratori agricoli migranti, Gloria Anzaldúa ha dato grande impulso alla letteratura e alla coscienza chicana, ponendo al centro del dibattito politico ed estetico la questione della frontiera e le sue implicazioni culturali. In "Terre di confine. La Frontera" si mescolano diversi stili di scrittura, storia e mito, spagnolo e inglese, esperienze personali e poesia. È così che Anzaldúa sceglie di introdurci in uno spazio fronterizo, un luogo di passaggio, contraddizioni e conflitti. Un luogo che è altro da tutto ed è altro ancora. Questo luogo geografico è la frontiera tra Messico e Stati Uniti. "Terre di confine" torna in libreria in una nuova traduzione di Paola Zaccaria, grande studiosa dell’opera di Anzaldúa. Nel testo originale le parti in spagnolo non sono tradotte, e così si è deciso di fare anche in questa edizione per esporre chi legge direttamente all’esperienza del bilinguismo e alla fatica di capire poco o di non capire affatto.
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Anno edizione:2022
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RobEnglLit 10 gennaio 2025Opera unica nel suo genere
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