Il traditore (DVD) di Marco Bellocchio - DVD
Il traditore (DVD) di Marco Bellocchio - DVD - 2
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Nastro d'argento - Miglior film - 2019
Il traditore (DVD)
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Descrizione


Nei primi anni '80 è in corso una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana per il controllo sul traffico della droga. Tommaso Buscetta, conosciuto come il “Boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile e da lontano, assiste impotente all’uccisione di due suoi figli e del fratello a Palermo; ora lui potrebbe essere il prossimo. Arrestato ed estradato in Italia dalla polizia brasiliana, Buscetta prende una decisione che cambierà tutto per la mafia: decide di incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l'eterno voto fatto a Cosa Nostra.

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

2018
DVD
8032807078441

Informazioni aggiuntive

  • 01 Distribution, 2019
  • Eagle Pictures
  • 145 min
  • Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1);Portoghese (Dolby Digital 5.1)
  • Italiano per non udenti; Inglese
  • 1,85:1 Wide Screen

Valutazioni e recensioni

  • Ciro Andreotti

    La vita da pentito di mafia Tommaso Buscetta e le confessioni che rilasciò in presenza di Giovanni Falcone diventano nelle mani di Marco Bellocchio, di ritorno in scena con una grande produzione internazionale, una marcia asettica e forzata di un uomo incapace di rinnegare quello nel quale ha sempre creduto ciecamente, al punto di definire altri i traditori degli ideali di ‘cosa nostra’. Inizialmente ricostruito come le prime scene del padrino, con la finta alleanza fra le fazioni rivali dei corleonesi e dei palermitani, di cui era membro lo stesso Buscetta, e successivamente rivisto alla luce degli eventi di cronaca, dei processi minuziosamente ricostruiti e con un linguaggio del corpo e labiale dei protagonisti che rasenta la perfezione e al contempo la quasi completa impossibilità di comprenderne parole e modi di dire. Pierfrancesco Favino riesce a trasformarsi nel suo alter ego cinematografico in una sorta di catarsi capace di farlo divenire il ‘boss dei due mondi’, ovvero un uomo semplice e che ci è presentato come ancorato a un’idea romantica e fuorviante della mafia e altresì legato a pochi saldi principi, fra cui la famiglia, che vide traditi da chi reputava suo amico e sodale. Il regista originario di Bobbio, che già due anni or sono aveva preannunciato il suo desiderio di raccontare la storia del primo pentito di mafia, senza l’intento di giudicare ma intravedendo assieme alle sue deposizioni l’Italia degli ultimi quarant’anni, riesce a colpire nel segno. Unica pecca l’aver lasciando forse troppo spazio ai fatti di cronaca e molto meno ad un personaggio del calibro di Buscetta, trattato come un semplice collaboratore di giustizia e meno come uomo. Il film riesce comunque a incuriosire sino in fondo sia per la bravura di Favino ma anche grazie a comprimari altrettanto all’altezza come il Giudice Falcone, impersonato da Fausto Alesi, e Totuccio Contorno, amico e pentito assieme a Buscetta e portato in scena da Luigi Lo Cascio.

Conosci l'autore

Foto di Marco Bellocchio

Marco Bellocchio

1939, Piacenza

"Regista italiano. Interrompe gli studi universitari per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, dove allestisce vari cortometraggi e approfondisce la conoscenza di autori di rilievo come M. Antonioni. Mostra subito di essere interessato a un cinema che riesca a coniugare l’estetica visiva con la comunicazione di ideali, aspirazioni, rabbia, punti di vista personali sul mondo, affidando i suoi messaggi a un linguaggio concepito come momento di intervento culturale e politico. Il mondo di cui parla nel suo primo lungometraggio, I pugni in tasca (1965), presentato alla Mostra di Venezia come produzione indipendente, è quello giovanile in fase di pre-combustione sessantottesca; è la storia di un giovane, vittima di un’educazione oppressiva e di un ambiente asfissiante insopportabilmente...

Foto di Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino

1969, Roma

Attore italiano. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, si dedica da subito alla professione teatrale lavorando in molti spettacoli di L. Ronconi. Noto a molti per alcune interpretazioni in varie fiction italiane (Amico mio, Padre Pio, Gli insoliti ignoti), approda presto al grande schermo: colleziona una doppia nomination (David, Ciak d’Oro) vestendo i panni del sergente Rizzo in El Alamein (2002) di E. Monteleone. Acquista notorietà tra il grande pubblico con Da zero a dieci (2002) di L. Ligabue, a cui segue una serie di apparizioni in film di discreto successo, quali Passato prossimo (2003) di M.S. Tognazzi, Mariti in affitto (2004) di I. Borrelli, Le chiavi di casa (2004) di G. Amelio, Nessun messaggio in segreteria (2005) di P. Genovese e L. Miniero, Amatemi...

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