Il Trionfo della Morte di Gabriele d'Annunzio è un'opera letteraria che mi ha profondamente colpito, e ciò è in gran parte dovuto alla mia precedente lettura di vari libri sulle località e le avventure legate a "Barbarella". Questa conoscenza pregressa ha agito come un filtro attraverso il quale ho vissuto la narrazione di d'Annunzio, rendendo l'esperienza di lettura estremamente coinvolgente e affascinante. La maestria di d'Annunzio nel catturare l'essenza dei luoghi e delle esperienze, insieme alla sua prosa ricca e descrittiva, mi ha fatto sentire come se stessi rivivendo ogni momento, come se camminassi tra quei paesaggi mozzafiato o partecipassi direttamente a quelle avventure. La sua capacità di trasmettere emozioni e creare una connessione emotiva tra il lettore e i personaggi è notevole. La storia stessa, con le sue intricate relazioni e la rappresentazione della vita nell'epoca in cui è ambientata, ha reso questo libro un'autentica esperienza di immersione nel passato. Il Trionfo della Morte è un'opera che ho apprezzato profondamente, grazie alla capacità dell'autore di far rivivere luoghi e esperienze con una tale vividezza che sembrava quasi di essere parte di quel mondo. Un libro che sicuramente rimarrà nei miei ricordi letterari più preziosi.
Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse online, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). Giorgio Aurispa, un eroe della degenerazione, votato al sentimento della morte, ai sensi lascivi e allucinati, malato di musica wagneriana, specchia i propri demoni interiori nella femme-fatale che lo seduce e accompagna, Ippolita Sanzio. Sullo sfondo di un Abruzzo misterioso e primitivo, tra deliqui notturni e ricordi del passato, tra ricerche di bellezza e perversioni d’amore, il romanzo, partito da esplorazioni antropologiche ed etnologiche della “razza” indigena, si fa a poco a poco travolgere da un sortilegio musicale, sino a far rivivere nei protagonisti le “vite anteriori” degli eroi wagneriani del Tristan und Isolde. Ricco di fasce simboliche e di reminiscenze culturali, il Trionfo della morte, quarto romanzo dannunziano, si presenta ancora oggi come perfetto testimone di tutta una teatralità della decadenza, viva e danzante per tutta l’Europa fin-de-siècle.
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Anno edizione:2024
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Formato:Tascabile
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Camillik 15 ottobre 2023mi è piaciuto
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