Un libro interessante, incentrato sulla biografia e l’autobiografia. Trae a piene mani da Harendt e si consiglia per fruirne al meglio, di avere un’infarinatura dei racconti della Blixen. Il tutto dal punto di vista del femminismo contemporaneo.
Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione
Non "che cosa" è ciascuno, ma "chi" è: si potrebbe sintetizzare così la categoria di "unicità" elaborata da Hannah Arendt. In una prospettiva femminista, Cavarero utilizza l'unicità per polemizzare contro due posizioni della filosofia contemporanea. Ogni essere umano, nella sua unicità, desidera ricevere da un altro il racconto della propria storia. Solo gli altri possono scorgere il disegno di un'identità nel corso della sua esistenza e raccontarla in presa diretta, in sua presenza. Contro le astrusità e i luoghi comuni della filosofia, Cavarero convoca Hannah Arendt, Karen Blixen, Edipo, Borges, Ulisse, Rilke, Euridice, Sheherazade per illuminare i racconti con cui ci desideriamo reciprocamente e che ci donano un ritratto in cui riconoscerci.
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190 p. paperback 9788807470110 Ottimo (Fine) .
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Edizione:4
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Fausto Lammoglia 27 agosto 2019
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