Epilogo sublime delle opere di questo grande e misconosciuto genio letterario. Colpisce ancora di più in questo tempo in cui questo sfortunato popolo è ancora una volta sottoposto alle angherie di una feroce tirannia. Il messaggio di Grossman è sempre quello di considerare la libertà, e la sua difesa, come valore assoluto e preliminare di qualsiasi esperimento politico e sociale. E nessuna ideologia, anche quella che aveva illuso milioni di uomini promettendo giustizia sociale e benessere economico generalizzato, può fare a meno della libertà individuale. Senza la quale tutto si trasforma in tirannia e tragedia umana. Leggete anche Stalingrado e Vita e Destino dello stesso autore. Ne vale la pena
Tutto scorre...
Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963. Come nel grandioso "Vita e destino", non cambiò molto dello stile scabro e aspro che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista. Ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. Con lucidità e fermezza, prima di ogni altro parlò qui di argomenti intoccabili: la perenne tortura della vita nei campi, ma anche l'altra tortura, più sottile, di chi ne ritorna e riconosce la bassezza e il terrore negli occhi imbarazzati di parenti e conoscenti; lo sterminio sistematico dei kulaki; la delazione come fondamento della società; il vero ruolo di Lenin e del suo "spregio della libertà" nella costruzione del mondo sovietico.
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Autore:
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Anno edizione:2010
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Clacar 09 dicembre 2022La libertà come bene primario
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annacavigioli 13 settembre 2022Tutto scorre
"Tutto scorre" non è soltanto un capolavoro di verità e crudeltà, ma anche un capolavoro umano, umanitario, impalpabile. Non è solo storia, tratteggio di vite e personaggi russi ma storia dell'umanità, storia del dolore, storia degli errori. "Ha ragione Hegel: tutto ciò che è reale è razionale? È reale la disumanità? È essa razionale? [..] Non tutto ciò che è reale è razionale. Tutto ciò che non è umano è assurdo e inutile." E ancora: "Che cosa vuoi difendere la libertà? È in passato che in essa si vedeva la legge e la razionalità dello sviluppo. Ma oggi, dicono, tutto è ormai chiaro: non esiste sviluppo storico, l'uomo è sempre uguale a se stesso, con lui non c'è niente da fare, non esiste sviluppo. E la legge è semplice, è la legge della conservazione dell'energia. La violenza è eterna, qualsiasi cosa si faccia per distruggerla; essa non scompare, non diminuisce, si trasforma soltanto." Credo dicano tanto oggi anche a distanza di tutti questi anni.
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paolo_fiorillo 06 settembre 2022Gran libro!
E' puro realismo, un libro di grande spessore e grande sostanza. Diviso tra la storia di un protagonista e verità storiche. E' un libro di storia, va letto così. Uno dei migliori di sempre.
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