L'ultima riga delle favole

Un racconto molto leggero, una carezza per il cuore, piacevole e toccante.

Seguivo Massimo Gramellini un po’ di anni fa, e quando in biblioteca ho visto questo audiolibro non ho esitato a tirarlo su, ero curiosa di ascoltare la sua voce anche come scrittore e non più solo come giornalista; purtroppo, però, non mi è piaciuto, ho fatto davvero fatica a finirlo.

L'ultima riga delle favole di Gramellini è un libro che divide: o lo si ama profondamente o lo si trova troppo costruito. Il suo punto di forza sta nella capacità di parlare direttamente al lettore, toccando temi universali come l'amore, la paura e la ricerca di sé. Tuttavia, la scrittura a tratti può sembrare eccessivamente poetica, quasi didascalica, rischiando di risultare meno spontanea di quanto il tema meriti. Quello che colpisce è il messaggio di fondo: la felicità non è un premio, ma un processo di riconciliazione con le proprie ferite. Gramellini invita a guardare oltre la superficie, a fare pace con ciò che si è, ma lo fa con un tono che potrebbe non incontrare il gusto di chi cerca una narrazione più asciutta e meno spirituale.