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Nationality Letteratura: Italia
Le ultime lettere di Jacopo Ortis
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Descrizione


Quando Ugo Foscolo è a Bologna, nel 1798, compie la prima parziale stesura del romanzo Ultime lettere di Jacopo Ortis, che viene poi pubblicato in quello stesso anno. L'opera, profondamente riveduta, viene ripubblicata a Milano nel 1802; ispiratore di questa seconda redazione è l'amore del poeta per Isabella Roncioni, conosciuta in Toscana. Ma le Lettere hanno un destino movimentato perché subiranno ulteriori aggiunte e correzioni a Zurigo (1816) e a Londra (1817). Il travaglio "compositivo" dell'opera rispecchia la crisi, non solo politica, ma soprattutto filosofica ed esistenziale dell'autore, scaturita dal contrasto tra leggi meccanicistiche della natura e ansia di vita, tra razionalismo e nuove aspirazioni romantiche.
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Dettagli

6
2008
Tascabile
204 p.
9788807821004

Valutazioni e recensioni

Andrea Alberti
Recensioni: 5/5

Mai mi sarei immaginato di apprezzare così tanto un libro di oltre duecento anni fa. È stato illuminante. Il rapporto d'amore tra i due protagonisti, il rapporto del protagonista con la società, alcune opinione lette in questo libro si possono sentire anche per strada oggi e questo dimostra quando l'italia non sia poi così cambiata nel tempo. Sono lettere, quindi un romanzo epistolare, ma dev'essere letto; parla di un ragazzo che vive la propria vita e le proprie passioni in modo carnalmente viscerale. Certo, l'ostacolo linguistico non è da poco, si deve anche interpretare, ma vale veramente la pena.

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PIETRO GAROFALO
Recensioni: 4/5

Mai due tematiche, così impraticabili da porre accanto, sono state riunite nello strazio del giovane Jacopo Ortis, quali la politica e l’amore. Foscolo col suo “alter ego” mette in risalto la triste condizione della sventurata Italia, resa schiava e alienata dalle illusioni della Rivoluzione Francese. Rifugiatosi sui Colli Euganei trova l'amore, unica fonte di vita, nella contemplata Teresa. Questo amore reso prima creatore dell'arte e della bellezza,diviene ingannatore e portatore di sofferenze, ineffabile compagno di avventura dai volti intrisi, però, di mistero. Così la morte “riparatrice” porta il giovane Ortis al suo ultimo gesto disperato perché:“Né io vivo se non per lei sola: e anche quando questo mio nuovo sogno soave terminerà, io calerò volentieri il sipario”

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Ugo Foscolo

1778, Zante

Nasce nel 1778 a Zante (Zacinto), allora isola greca in possesso di Venezia, nel mar Ionio. Dopo la morte del padre medico, discendente di antica famiglia veneziana, si stabilisce a Venezia con la madre (di origine greca) nel 1792, dove vive in povertà e svolge studi irregolari. Nonostante questo riesce a frequentare i salotti culturali della città: qui conosce Ippolito Pindemonte, Melchiorre Cesarotti e Saverio Bettinelli, intellettuali attenti ai nuovi fermenti europei.In politica si proclama subito rivoluzionario e giacobino. A 19 anni compone e rappresenta con grande successo il Tieste, la sua prima tragedia di contenuto democratico dedicata a Vittorio Alfieri. All'oligarchia veneziana, ovviamente, l’opera non piace e il giovane Foscolo si ritira sui Colli Euganei per...

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