L'uomo che veniva da Messina - Silvana La Spina - copertina
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Letteratura: Italia
L'uomo che veniva da Messina
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Descrizione


Vita grama e avventure scellerate di Antonello da Messina

«È l'unica immagine che mi resta di Griet. L'amore della mia vita, l'unico per cui ho lottato, penato, sofferto...»

Messina, 1479. Un uomo sta morendo nella sua casa, dopo aver vagato per mesi accompagnato da una bara con dentro una giovane donna. È Antonello da Messina, il grande pittore siciliano, appena tornato da una Venezia flagellata dalla peste. Antonello è famosissimo ormai. Ma la Sicilia non ama i suoi figli più geniali e Antonello lo sa. Per questo adesso, nel delirio finale, invoca il vecchio maestro Colantonio. Quel delirio gli farà rivivere l'infanzia pezzente e l'incontro con i misteriosi artisti del Trionfo della Morte; lo porterà da una Napoli dominata dai cortigiani, come il Panormita e la bella Lucrezia, alla Roma dei cardinali cialtroni e delle puttane; dalla Mantova del Mantegna, alla Arezzo di Piero della Francesca. Da Bruges, dove finalmente scoprirà l'amore e persino il segreto della pittura a olio, a una Venezia che gli darà fama e gloria e l'amicizia coi Bellini. Il romanzo è anche l'affresco dell'epoca, crudele, affamata di gloria, dove domina l'Angelo della Morte. Tanti sono i comprimari di questa vicenda, dai familiari meschini e sanguisughe, alla nana Nannarella morta per amore nei vicoli di Napoli; dall'aristocratica Volatrice e forse erede al trono di Sicilia, al buffone Cicirello; dai viceré scaltri, ai fanatici frati Osservanti, che scatenano a Messina rivolte contro il malgoverno. Ma in quei viaggi una sola luce per Antonello: Griet, la figlia bastarda di Van Eych. E una sola ossessione: la pittura a olio dei fiamminghi.

Dettagli

18 ottobre 2017
352 p., Brossura
9788809857964

Conosci l'autore

Foto di Silvana La Spina

Silvana La Spina

1945, Galliera Veneta

Silvana La Spina, nata a Galliera Veneta da padre siciliano e madre veneta, è una delle voci più originali della narrativa italiana contemporanea. Dopo gli studi e un matrimonio poi annullato dal Tribunale della Rota Romana, si è trasferita a Catania, città che, insieme alla Sicilia tutta, è spesso protagonista delle sue storie. Nei suoi romanzi intreccia temi di forte impatto sociale con atmosfere intense e simboliche, attingendo al noir, alla storia e alla mitologia.Ha esordito nel 1987 con Morte a Palermo, dove introduce il personaggio del commissario Santoro. Ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Chiara nel 1993 con Scirocco e il Premio Grinzane Cavour con L’amante del Paradiso (1997). Tra le sue opere più note si...

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