Interessante, una prospettiva diversa
Utopia per realisti. Come costruire davvero il mondo ideale
Reddito minimo per tutti. Abolizione delle frontiere. Settimana lavorativa di 15 ore. Utopia o realtà? Da uno dei più promettenti e visionari pensatori europei, l'utopia come il più realista dei programmi politici.
"Geniale, davvero illuminante" - Zygmunt Bauman
"Un pensiero audace, idee fresche, una prosa scoppiettante" - Steven Pinker
"Questo libro non è un tentativo di prevedere il futuro. Questo libro è un tentativo di sbloccare il futuro". E per sbloccare il futuro, scrive Rutger Bregman, bisogna tornare alle utopie. Di fronte al ritorno dei nazionalismi, al divario sempre più ampio tra ricchi e poveri e allo stress che il carico di lavoro porta ogni giorno nelle nostre vite, siamo costretti a riconoscere che le nostre aspettative sullo sviluppo liberale della società occidentale si sono drammaticamente consumate, lasciandoci di fronte alla dura verità: senza utopie, tutto quello che resta è un presente senza orizzonte, il presente immobile e sterile della tecnocrazia. Ma quali sono le utopie di cui abbiamo bisogno per rilanciare la politica e trovare la strategia per una convivenza sostenibile? Secondo Bregman, è arrivato il tempo di ridurre consumi e ore di lavoro, di aprire i confini degli stati e combattere sul serio la povertà, di concedere a tutti un reddito minimo, sottraendolo alle vuote retoriche populiste che si stanno impadronendo del dibattito mediatico in tutto il mondo democratico. "Oggi la pressione e il lavoro eccessivo sono diventati uno status symbol. Avere un po' di tempo libero è considerato come essere disoccupati, non come la scelta intelligente di anteporre la vita al lavoro". Per vivere meglio, secondo Bregman, basterebbe lavorare meno. Ma come si potrebbe sopravvivere? Concedendo a tutti il reddito di base. Un pensiero utopico, che in Olanda ha dato vita a un movimento per il reddito minimo, catturando l'attenzione dei media internazionali. D'altra parte, non si tratta di un'idea nuova né stravagante: "Da troppo tempo ci alleniamo a combattere, non a divertirci", scriveva John Maynard Keynes nel 1930.
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Livia Caizzi 04 marzo 2018
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Questa "guida realista per la costruzione di un mondo utopico" al là del roboante sottotitolo è divertente e ricchissimo di notizie, dati, ricerche spesso poco o affatto noti. Al di là della convinzione dell’autore e cioè che il futuro dovrà vedere un modello di sviluppo dove diminuiranno sensibilmente le ore lavorate e sarà attraversato da un universalistico reddito di cittadinanza tutta l’opera verte intorno alla possibilità di rendere fattibili le cose ritenute impossibili. Ne consiglio la lettura.
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Libro dalla lettura scorrevole e comprensibile, audace, stimolante. Utopico, carico di energia positiva e di proposte concrete per non morire di passività e noia nei confronti delle gravi problematiche del nostro secolo. Non solo di lettura scorrevole, ma anche con concetti chiari e ancora poco dibattuti e poco conosciuti al grande pubblico. Un modo per cambiare il punto di vista sugli orizzonti comuni.
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