Grazie . Ci vuole coraggio per guardarsi dentro e anche ,se un sintomo come l'anoressia,forse non permette di girarsi dall'altra parte, ci vuole tanta forza e umiltà' per mettersi in discussione e analizzare le proprie paure ,le proprie ossessioni.Il coraggio è ancora più' grande ,se tutto questo , viene donato agli altri , se si permette, a sconosciuti e non ,di entrare nel nostro dolore . Ancora più grande e meraviglioso e' che ,ad aver fatto tutto questo ,sia una docente,filosofa e giornalista affermata e quindi una donna ''ARRIVATA'' ,secondo i gretti parametri della nostra ,super competitiva società , povera di amore e di rispetto per la propria e altrui fragilità'. Professoressa a lei tutto il mio grazie e la mia gratitudine.
Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere
Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. (...) Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." (Michela Marzano).
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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E' un salto temporale. una donna adulta riesce ad esprimere il male che per anni l'ha divorata, raccontando dei suoi amori e legati, il rapporto con se stessa e i suoi studi. Leggendolo, si apre la strada a nuove vedute, si buttano giù i muri riguardanti un tema così delicato. Nel mio caso, mi ha aiutato ad uscirne fuori. Leggetelo, nel caso abbiate bisogno di aiuto o vogliate darne.
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Questi libro mostra i falsi miti sull'anoressia attraverso un racconto autobiografico della Marzano, che fa riflettere sulla fragilità umana e sull'importanza di saper accettarla. Lo consiglio in quanto è ricco di insegnamenti e la lettura è scorrevole e semplice, sebbene, essendo la Marzano una filosofa, ciò sia coniugato con l'inserimento di profonde riflessioni e messaggi morali, monito a ciascun lettore.
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