Alla fine di un giorno noioso - Massimo Carlotto - copertina
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Letteratura: Italia
Alla fine di un giorno noioso
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Descrizione


In una tranquilla città del Veneto Giorgio Pellegrini gestisce un vivace locale alla moda: giocattolo perfetto con cui siglare accordi sottobanco con politici corrotti, giri clandestini di prostituzione d'alto bordo, traffici illegali e appalti truccati. Ed è a causa di un investimento immobiliare mal gestito che si ritrova con due milioni di euro in meno. Il suo avvocato Sante Brianese, ora onorevole, lo convince che si è trattato di sfortuna. Eppure qualcosa non torna. Nonostante abbia annegato in un pozzo di soldi il suo istinto criminale, Giorgio è e rimane un predatore: l'odore di truffa lo sente da lontano. E infatti, non appena batte la pista del tradimento, le ricerche lo catapultano all'inferno. Fra pestaggi, ricatti, triangoli erotici, omicidi, Pellegrini scatena una guerra. E mentre gli equilibri criminali si rompono, precipitandolo in una girandola impazzita di doppi e tripli giochi, sarà costretto a ricorrere al suo genio criminale per tentare di arrivare vivo alla fine della corsa. Un romanzo adrenalinico e crudele, dalle sequenze narrative sghembe e inquietanti, con lampi di puro fascino che imprimono alla storia una luce velenosa. Ritmi sincopati e atmosfere dark completano una danza macabra destinata a colpire il cuore dei lettori.

Tropes e temi

Dettagli

21 marzo 2012
177 p., Brossura
9788866321149

Valutazioni e recensioni

  • carvil

    Se esiste un villain convincente nella letteratura noir nazionale, questi è senz’altro il Giorgio Pellegrini scaturito dalla penna di Massimo Carlotto, inizialmente comprimario e antagonista in alcune delle avventure dell’Alligatore, ma poi protagonista in “Arrivederci Amore ciao”, forse una delle migliori prove in assoluto dello scrittore padovano. Quindi dopo una decina d’anni lo ritroviamo, parimenti cinico e crudele, sadico nei confronti delle compagne non solo occasionali, spietato con supposti amici e nemici in "Alla fine di un giorno noioso", edito nel 2011. Come sempre, è azzeccata la descrizione socio-antropologica di un NordEst sazio e disperato, proteso nell’ossessiva ricerca del guadagno e del potere, da raggiungere con mezzi leciti e non, colto nel mezzo di una transizione politica più apparente che reale che non disdegna connessioni con la criminalità organizzata; funziona ancora una volta la scelta di utilizzare la narrazione in prima persona per un personaggio così negativo, che unita a una prosa scabra, essenziale e volutamente urtante porta il lettore a un senso di straniamento e di repellenza. La trama è efficace, però certo c’è qualche ripetizione del prototipo, tra le quali le reiterate citazioni di un brano di Caterina Caselli (qui “Re di Cuori”), che ne infiacchisce leggermente la forza narrativa. Peraltro anche nei romanzi dell’Alligatore, a fronte di un canovaccio consolidato, quello che più restano impressi sono la psicologia e il modus operandi dei personaggi.

  • Ingredienti: un uomo dai pochi scrupoli e dai tanti reati impuniti, una società di politici corrotti, donne oggetto e mafiosi corruttori, il nordest dell’Italia governato dal centrodestra più indegno, una spirale di vendette che partono da un investimento sbagliato. Consigliato: a chi cerca 50 sfumature di un nero criminale e creativo, a chi desidera una catarsi dell’anima dopo un viaggio nel peggio dell’uomo moderno.

  • Primo e unico romanzo che ho letto di Carlotto. L'ho trovato scritto in modo geniale, la pochezza delle pagine a prima vista può far pensare a un libro molto diretto e senza fronzoli. In realtà pur nella sua brevità, Massimo è riuscito a dare a ogni personaggio un perfetto ritratto psicologico, che si incastona alla perfezione nell'ambiente della storia. Un romanzo noir a tutti gli effetti.

Conosci l'autore

Foto di Massimo Carlotto

Massimo Carlotto

1956, Padova

Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà...

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