Questo libro ha superato tutte le aspettative. Un fantasy avvincente con delle bellissime illustrazioni.
L'altra parte. Un romanzo fantastico
Che cos'è Perla, la città artificiale in cui Alfred Kubin, grande disegnatore e maestro del fantastico, ha ambientato il suo unico romanzo? È un mosaico di ruderi, di antichità, di avanzi decrepiti e corrosi del passato, tratti dai più famosi angoli del mondo. Una quinta perfetta per la sua popolazione di nevrastenici e nostalgici in fuga dal proprio tempo – ma anche il dominio di un sovrano inafferrabile che tiene sotto il suo incantesimo uomini e cose, accomunandoli in un unico, allucinante disegno. Nato nel 1908 dalle visioni che tormentavano l'autore, e illustrato dal suo pennino febbrile, questo libro ha finito col sembrare, nei decenni, sempre meno un ordito di incubi e sempre più l'evocazione di un mondo che a poco a poco si sta svelando – e suona molto più plausibile se lo situiamo nell'epoca di «Blade Runner» che all'inizio del Novecento.
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Anno edizione:2001
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lu 03 gennaio 2025Interessante
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Anonimo 17 giugno 2022Bellissimo
Romanzo meraviglioso, illustrazioni interessanti, consiglio Kubin a tutti
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Esistono libri febbrili, disturbanti, e distorti, che come un morbo ti rendono schiavo e ti ancorano nel loro mondo. Ecco appena tratteggiato : l'Altra parte, l'unico di romanzo di Alfred Kubin, scritto nel 1908, anno in cui muore il padre e lui si trova fronteggiare una grave crisi psichica, con visioni da persecutore e deliranti, e sterilità creativa. Nasce così, in appena dodici settimane, la storia dell' immaginaria città di Perla, un viaggio negli Inferi e ritorno. Lenta e inarrestabile discesa in un incubo. L'utopica città di Perla si rivela presto essere un ideale irrealizzabile, e inizierà così la decadenza sua e di tutto il Regno di Sogno fondato da Patera, enigmatico sovrano/dio. Il protagonista, con forti tratti autobiografici di Kubin, assiste quasi passivamente a tutto ciò che succede, anche nei momenti più efferati e onirici. In particolare per questo ultimo punto, il romanzo rivela presto la sua natura fantastica, sfociando proprio nell' onirica e nell' interazione visionaria. È un continuo fluire di personaggi e situazioni bizzarre e grottesche, fino a sfociare tra l'apocalisse e il mistico. Kubin riesce a evocare immagini decisamente potenti, anche se il merito è quasi solo della sua fantasia. La sua scrittura infatti contribuisce poco, molto asciutta e poco coinvolgente, salvo qualche momento di riflessione interiore del protagonista in cui invece riesce a rendere molto bene lo stato febbricitante e al limite della pazzia. L'opera poi contiene 52 disegni di Kubin, il quale per chi non lo sapesse è stato prima di tutto un illustratore. Sono disegni essenziali, spesso quasi solo abbozzati e con pochi dettagli, ma che immergono ottimamente nell'atmosfera del romanzo.
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