Dalle prime pagine si evince un romanzo avvincente e intrigante. Il coraggio dell'autore che al primo esordio letterale affronta un episodio incastrato all'interno della vita del leader del partito nazionalsocialista dei lavoratori, è encomiabile. Il romanzo ambientato negli anni 40 della Germania si concentra sulla quotidianità lavorativa di due ispettori di polizia che sono chiamati a eseguire. Indagini rapide, discrete, obiettive e conclusive della durata massima di 8 ore su un presunto crimine. Si tratta del suicidio di una ragazza di razza germanica imparentata col leader del partito nazionalsocialista dei lavoratori. Testo molto scorrevole e coinvolgente che sembra non preludere assolutamente la Seconda Guerra Mondiale. I personaggi della cittadina in cui si svolge il romanzo sembrano sereni e non accorgersi della nascita di un razzismo che non accetta e non tollera le diversità.
L'angelo di Monaco
Monaco, settembre 1931. Il commissario Sigfried Sauer è chiamato con urgenza in un appartamento signorile di Prinzregentenplatz, dove la ventiduenne Angela Raubal, detta Geli, è stata ritrovata senza vita nella sua stanza chiusa a chiave. Accanto al suo corpo esanime c’è una rivoltella: tutto fa pensare che si tratti di un suicidio. Geli, però, non è una ragazza qualunque, e l’appartamento in cui viveva ed è morta, così come la rivoltella che ha sparato il colpo fatale, non appartengono a un uomo qualunque: il suo tutore legale è «zio Alf», noto al resto della Germania come Adolf Hitler, il politico più chiacchierato del momento, in parte anche proprio per quello strano rapporto con la nipote, fonte di indignazione e scandalo sia tra le file dei suoi nemici, sia tra i collaboratori più stretti. Sempre insieme, sempre beati e sorridenti in un’intimità a tratti adolescenziale, le dicerie sul loro conto erano persino aumentate dopo che la bella nipote si era trasferita nell’appartamento del tutore. Sauer si trova da subito a indagare, stretto tra chi gli ordina di chiudere l’istruttoria entro poche ore e chi invece gli intima di andare a fondo del caso e scoprire la verità, qualsiasi essa sia. Hitler, accorso da Norimberga appena saputa la notizia, conferma di avere un alibi inattaccabile. Anche le deposizioni dei membri della servitù sono tutte perfettamente concordi. Eppure è proprio questa apparente incontrovertibilità dei fatti a far dubitare Sauer, il quale decide di approfondire. Le verità che scoprirà, così oscure da far vacillare ogni sua certezza professionale e personale, lo spingeranno a decisioni dal cui esito potrebbe dipendere il futuro stesso della democrazia in Germania…
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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sidelt 12 gennaio 2025indagini
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Renzo 17 giugno 2024Nessuno è come sembra
La vicenda raccontata è accaduta veramente, i personaggi che appaiono vi erano coinvolti, ivi compresi i due investigatori, insomma tutto quanto raccontato è effettivamente avvenuto e l’abilità del narratore è di avere messo nero su bianco, non asetticamente come in un rapporto di polizia, ma dinamicamente e in modo appassionante un fatto che lascia un alone di mistero sulla natura della morte di una bella ragazza, Angelica Raubal. Si è trattato di suicidio, come si è cercato di far credere, o di omicidio? La nipote dell’astro nascente Adolf Hitler, suo tutore, è stata vittima della gelosia dello zio, oppure di una depressione? In questi casi, ove figurano politici di alto livello, tutto è possibile, soprattutto quando questi uomini importanti sono membri autorevoli del partito nazionalsocialista e rispondono ai nomi di Adolf Hitler, Joseph Goebbels, Rudolf Hess, Hermann Goering, Heinrich Himmler, Reinhard Heydrich, Baldur von Schirach e Heinrich Hoffmann. Il commissario di polizia che indaga, Sigfried Sauer, con la collaborazione del collega Helmut Forster, sa di procedere su un campo minato, costretto peraltro a lavorare fra chi gli intima di chiudere l’istruttoria nel giro di poche ore e chi invece vuole che proceda fino in fondo per scoprire la verità. E che si tratti di un’indagine difficile e pericolosa è testimoniato dal numero delle improvvise morti dei possibili testimoni, pure loro suicidi, ma non con un colpo di pistola come Angelica Raubal, Geli per gli amici, bensì appesi per il collo a una corda. Passano i giorni, da sabato 19 settembre 1931 al venerdì della settimana successiva in un turbinio di avvenimenti, senza che si possa arrivare a una certezza, cioè se si sia trattato di omicidio o di suicidio, ma questo dilemma perde d’importanza nel momento in cui Sauer deve lottare per non soccombere e per salvare la donna amata. L’angelo di Monaco è un giallo storico confezionato da Fabiano Massimi in modo impeccabile ed è sicuramente da leggere.
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Paolo 07 marzo 2024Lettura piacevole
L'autore parte da fatti storici documentati, per poi romanzarli e renderli avvincenti. Lo stile un po' da libro per ragazzi ma nel complesso piacevole.
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