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Anno edizione: 2019
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Viviamo in un'epoca in cui si è titolati a vivere solo se perfetti. Ogni insufficienza, ogni debolezza, ogni fragilità sembra bandita. Ma c'è un altro modo per mettersi in salvo, ed è costruire, come te, Giacomo, un'altra terra, fecondissima, la terra di coloro che sanno essere fragili.
«Vi sarà dolce naufragar nell'infinito di D'Avenia» – Gabriele Vacis, Tuttolibri
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l'incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l'indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l'Islandese... Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho concluso da poco uno dei capolavori di Alessandro D’Avenia e mai opera di più meravigliosa di questa. Un ricamare l’animo umano nel quale al suo interno affronta con estrema fragilità, per l’appunto dal titolo, sensibile tatto e umana scrittura temi adolescenziali attuali, ma non solo. Affronta tematiche che appartengono alla vita di noi umani, l’infinito della meraviglia ormai persa ma a cui dobbiamo fare profonda gratitudine appena riusciamo a coglierla. Ci offre lo spunto di varie ed importanti riflessioni nello stupor della meraviglia stessa che è circondata dalla vita, la natura e le stelle. Ribalta la figura di Leopardi come un giovane uomo, ma con una mente oltre la sua età, capace di stupirsi del mondo e la sua siepe non è un limite, bensì un ostacolo da superare per vivere quella vita tanto bramata, cosa che noi umani ad oggi siamo incapaci di fare perché ci imponiamo limiti non solo visibili, ma anche interiori. Giacomo Leopardi non è ciò che tutti descrivono come privo di vita, anzi, lui ne aveva parecchia e le sue poesie lo raccontano in un modo squisitamente umano. L’autore D’Avenia è riuscito ad unire tutto questo, per mezzo della sua musa, cui Leopardi, nel creare un libro che trascende al richiamo di godere la vita e assaporarla per mezzo dell’amore, lo stupore, le persone (soprattutto il valore dell’amicizia) e tener bene a mente che abbiamo tutto uno scopo in questo mondo. Dobbiamo solo cercarlo e renderlo infinito. Immensamente grata per questo libro!
Bel libro, ma lo consiglio solamente se si è in un periodo in cui si vuole riflettere e magari si ha anche bisogno dei consigli dato che l'autore si approccia al lettore tramite i testi di Leopardi e li adatta a situazioni reali e soprattutto in cui molti si possono ritrovare tramite un'analisi più profonda.
Ho letto questo libro in previsione di regalarlo ad un adolescente,. Si tratta di uno scambio epistolare tra Giacomo Leopardi e un giovane, in questo caso l'autore, del XXI secolo. La scrittura scorre veloce e in maniera non pesante vengono trattati argomenti di rilevanza emotiva. Vengono snocciolati i dilemmi, le difficoltà, gli stati d'animo, le incomprensioni, il senso di fallimento o il vuoto che possano colpire un adolescente. In maniera semplice, tramite le lettere tra l'autore e Leopardi, si riesce a smussare gli spigoli di problemi che ad un adolescente appaiono insormontabili. A mio avviso il libro non è adatto alla lettura di proprio tutti gli adolescenti perchè credo che per tornare utile sia necessario che la personalità sia almeno un minimo strutturata. Trovo invece sia un libro che ogni adulto che abbia a che fare con un adolescente debba leggere. Aiuta a calarsi nei loro panni, ci ricorda come ci si sente alla loro età, a quanto si viva il tutto molto intensamente. Consiglio la lettura a chi si trova sulla coda dell'adolescenza e a tutti gli adulti.
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