Divorato da bambina, ad oggi rimane uno dei miei libri preferiti - letto e riletto, sottolineato, scarabocchiato, distrutto e divorato! Sì, è un libro per ragazzi, ma ogni adulto dovrebbe leggerlo.
Camilla che odiava la politica
Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papà, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive. Età di lettura: da 10 anni.
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Autore:
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Edizione:4
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Anno edizione:2015
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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chiara 12 ottobre 2022La politica, quella vera
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Sono un'insegnante e mi premeva leggere questo libro per proporlo ai miei ragazzi in classe (seconda media). Il titolo è didascalico, ma al tempo stesso accattivante e soprattutto mette a fuoco una condizione che, penso, non è solo della giovanissima protagonista adolescente, ma anche di tanti giovani e adulti. La disaffezione alla politica, a mio avviso giustificata, è causata in Camilla soprattutto da una vicenda personale molto triste, con qualche passaggio a mio avviso anche discutibile, tuttavia il discorso è attuale e la vicenda di Camilla è in realtà un fatto di cronaca decisamente plausibile. La storia ha qualche caduta forse in un paio di punti, ma devo dire che, pensando anche al target di utenti (ragazzi, a mio avviso, fino a 14 anni al massimo), è ben costruita, con tanto di colpo di scena finale. Ho apprezzato, da insegnante di italiano ed ex lessicografa, i passaggi didascalici in merito ad alcune parole significative, cosa a mio avviso che è molto importante anzitutto per ridare alle parole concretezza e valore (soprattutto in un ambito, come la politica, dove le parole sono abusate ... nel senso proprio "passivo" del termine), e in secondo luogo, come dicevo, in un'ottica educativa e pedagogica. Sì, lo proporrò ai miei ragazzi (farà parte di un percorso di cittadinanza che ho in mente) e, dico la verità, mi piacerebbe molto se si potesse incontrare l'autore per dialogare anche con lui oltre che col suo libro. PS: mi piace molto anche la copertina.
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Uno di quei libri che ho comprato per caso, colpita dal titolo, dalla copertina e dalla trama e che ho consigliato in primis alle mie amiche che insegnano, per proporlo a loro volta ai ragazzi, come strumento di educazione civica. Ma ne consiglio la lettura davvero a tutti, a quelli che hanno perso fiducia nella politica e a chi "fa" politica, per ricordargli che lo scopo principale è il bene comune. :) :)
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