Il caso Bellwether - Benjamin Wood - copertina
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Letteratura: Gran Bretagna
Il caso Bellwether
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Descrizione



Vincitore Premio Speciale Edoardo Kihlgren - Opera Prima Cariparma Crédit Agricole per una Letteratura Europea 2016.

«Il caso Bellwether descrive con intelligenza e sensibilità la crudeltà e la fragilità del genio, esplorando la raffinatezza ingenua di giovani menti brillanti, l’immunità morale di cui godono le élite e la vera natura del talento artistico». Eleanor Catton

Al termine di una giornata di lavoro come tante, il giovane Oscar si incammina verso casa. Passando accanto alla cappella del King’s College, viene attratto dal suono dell’organo e decide di entrare. Mentre si abbandona all’ascolto, incrocia lo sguardo di Iris Bellwether, studentessa di Medicina, violoncellista ed esuberante figlia della ricca borghesia di Cambridge. Oscar si innamora di lei all’istante e, poco a poco, viene accolto dalla sua cerchia di amici, piccolo gruppo esclusivo che ha origini ben diverse dalla sua. Tra loro c’è anche Eden, il fratello di Iris, un personaggio misterioso, dal fascino ambiguo, convinto di poter curare le malattie attraverso la musica e l’ipnosi. Ma chi è, in realtà, Eden Bellwether? Un taumaturgo o solo un pericoloso seduttore, un manipolatore che tiene in scacco le persone che lo circondano piegandole alla propria volontà? Al suo romanzo d’esordio, Benjamin Wood rivela già un’indiscussa maestria narrativa, mettendo in scena una vicenda abilmente giocata sul confine sottile tra genio e follia, fede e ragione. Irretiti dal crescendo di tensione psicologica che alimenta ogni pagina, ci si lascia trascinare dagli eventi che incalzano, desiderosi di arrivare all’esito finale, di conoscere quanto è profondo l’abisso dell’animo umano.

Tropes e temi

Dettagli

16 aprile 2015
416 p., Brossura
The Bellwether revivals
9788868333270

Valutazioni e recensioni

  • Luisa Sorrentino

    Un racconto che tiene conto di tutte condizioni in cui è costretto l'essere umano, sopratutto dell'inevitabile tappa della decadenza dell'uomo. La sopportazione della conoscenza, della ripugnanza, del buio e della propria inferiorità riecheggia nelle descrizioni troppo dettagliate per non finirne coinvolti. Il canto angelico di una cattedrale pare guidarlo dall'ombra alla luce, verso Iris: un fiore difficile da coltivare, un germoglio in un prato sterile.

  • MARIO D'ANDREA

    Ennesima delusione fidandomi dei giudizi dei critici e dei librai (es.: "sbalorditivo romanzo d'esordio. Una storia che terrà svegli i lettori per tutta la notte"!). Di fatto non si tratta di una nuova forma di thriller psicologico (come sbandierato) e di un modesto stile letterario. La trama prevede l'evoluzione del rapporto tra Oscar e Iris e soprattutto suo fratello Eden sofferente di disturbo narcisistico della personalità. Molti altri personaggi di contorno in un contesto di college universitario (Cambridge) e casa di riposo. Il romanzo è prolisso, inutilmente lungo (400 pagine), senza un vero coinvolgimento emotivo. Il supposto thriller è peraltro prevedibile nel suo percorso e nella tragedia finale. Eden ritiene di essere dotato di poteri quasi taumaturgici che, mescolando musica e imposizione delle mani, può guarire ferite e perfino malattie terminali! I personaggi più interessanti sono un paziente della casa di riposo (Paulsen) di cui si occupa Oscar e lo psicologo e scrittore Herbert Crest. L'idea poteva essere originale, ma è sprecata da uno stile narrativo noioso e zeppo di inutili divagazioni. Ritengo di dover arrotondare al basso la mia valutazione (consapevole della forte penalizzazione) perché non si può continuare ad osannare opere mediocri. Meglio evitare...

  • ROBERTA GIULIETTI

    Eden Bellwether è il rampollo viziato di una ricca famiglia inglese, dall'intelligenza geniale, compositore e organista di grande valore, convinto che attraverso la musica e l'ipnosi si possa non solo alleviare il dolore ma addirittura costituire una terapia alternativa a quella della medicina corrente. L'autore evidenzia in modo efficace il labile confine tra genio e follia e l'imperscrutabilità dell'animo umano, descrivendo Eden del tutto incapace di provare sentimenti di empatia nei confronti degli altri , prigioniero come è del suo senso di onnipotenza., E sarà proprio Eden , una volta preso atto della sua fallibilità, a provocare la tragedia che porrà fine alla storia d'amore tra sua sorella e Oscar , il ragazzo di umili origini che è stato fatalmente attratto dalla sua esecuzione di musica d'organo nella cappella del King's College di Cambridge, là dove tutta la storia ha avuto inizio. Libro trascinante , intelligente, da non perdere. Benjamin Wood al suo esordio , ha fatto mirabilmente centro..

Conosci l'autore

Foto di Benjamin Wood

Benjamin Wood

1981

È nato nel Nord-Est dell'Inghilterra nel 1981.Tiene un master in Scrittura creativa all'Università della British Columbia, in Canada, che lui stesso ha frequentato. Mentre era studente è stato scelto dalla rivista PRISM International.Il suo primo romanzo è stato tradotto in Italia col titolo Il caso Bellwether, e pubblicato da Ponte alle Grazie nel 2015.Nel 2014, grazie ad esso ha vinto in Francia il Prix du Roman FNAC, il Prix Millepages e il Prix Jakin.

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