Compositore franco-fiammingo. Fu allievo di J. Ockeghem e divenne sacerdote nel 1468; trascorse quasi tutta la vita alla corte di Borgogna. Compose 3 messe a quattro voci, di cui una sopra il motivo tradizionale dell'Homme armé, 2 magnificat, alcuni mottetti a 3 e 4 voci; il meglio della sua produzione è però rappresentato dalle chansons polifoniche (ne restano oltre 60), di cui scrisse talvolta anche i testi poetici e che sono tra i frutti più tipici della raffinata scuola borgognona; esse sono scritte in un limpido stile contrappuntistico, ritmicamente versatile, che dà risalto alla linea superiore e alla regolarità della forma (per lo più ricalcata sui modelli del rondeau e del virelai).