Il censimento dei radical chic - Giacomo Papi - copertina
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Letteratura: Italia
Il censimento dei radical chic
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Descrizione


In un'Italia ribaltata – eppure estremamente familiare –, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un'ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali. Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: "Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore". Cogliendo l'occasione dell'omicidio dell'accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che !si ostinano a credersi più intelligenti degli altri!. La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire... Intanto Olivia, la figlia del professore, che da anni vive a Londra, rientrando per il funerale, trova un paese incomprensibile. In un crescendo paradossale e grottesco, Olivia indaga le cause che hanno portato all'assassinio del padre. Attraverso i suoi occhi, facendo scattare come una tagliola il meccanismo del più affilato straniamento letterario, Giacomo Papi ci costringe a vedere, più che il futuro prossimo, il nostro sobbollente presente.

Tropes e temi

Dettagli

25 giugno 2020
144 p., Brossura
9788807893650

Valutazioni e recensioni

  • Simona
    libro premonitore

    Leggere qualcosa scritto anni prima che ciò accedesse davvero può succedere. E per questo libro è così. Ma evidentemente la società aveva preso una strada la cui destinazione era già chiara. una storia bizzarra, a tratti sopra le righe, che ripercorre la decadenza dell'etica di una società allo sbando. ritratto reale e fedele del periodo buio che stiamo vivendo

  • Caterina

    Aspettative troppo elevate per un libro che si è rivelato poco più che discreto.

  • Chiara_N
    Romanzo surreale e realistico allo stesso tempo.

    In questa narrazione Giacomo Papi si serve di un linguaggio decisamente fuori dal comune, colorito e ricco di numerose sfaccettature. Il punto di forza di questo libro, secondo me, è proprio il fatto che l'autore sia riuscito a mettere in scena un'Italia sicuramente trasfigurata, capovolta, immaginaria, ma al tempo stesso, ahimè, tristemente vicina a quella che stiamo vivendo nel nostro presente. Dominato dalla tecnologia, dai luoghi comuni e dal facile populismo, sempre più spesso il mondo odierno tende a seguire tendenze e linee di pensiero senza un reale fondamento. I "radical chic", fulcro di questo libro, si mostrano per qualcosa di molto lontano dalla loro reale natura, inneggiando un mondo che non esiste, fatto di odio e qualunquismo. Nonostante io abbia letto romanzi che trattavano questo tema in maniera più avvincente ed ammaliante, devo ammettere che, seppur con un fare poco vicino alla realtà, Giacomo Papi, con la sua rappresentazione del tutto singolare del nostro Paese, è riuscito nel suo scopo. Infatti, l'intero libro in questione, in maniera ironica, geniale e poco convenzionale, apre una finestra sul tema della cultura, la quale viene vista dai personaggi della narrazione come un nemico pubblico da combattere in tutti i modi. Ognuno di noi, leggendo questo libro potrebbe essere invaso da una serie di domande a cui risposta, forse, ancora non c'è: chi sono realmente i radical chic? Esistono davvero questi famigerati intellettuali al giorno d'oggi? Quali sono le caratteristiche distintive di un intellettuale? A cosa servono la cultura e gli intellettuali? La connessione a cui tutti siamo legati è davvero così utile e benefica? Esiste un barlume di speranza per questa società destinata ad una profonda caduta nel baratro? Buona lettura a tutti!

Conosci l'autore

Foto di Giacomo Papi

Giacomo Papi

1968, Milano

Giacomo Papi (Milano 1968) è giornalista, scrittore e autore televisivo; dirige inoltre la scuola di scrittura milanese Belleville e il sito di racconti Typee, collegato alla scuola. Ha pubblicato Era una notte buia e tempestosa (Baldini & Castoldi, 1993), Papà (Pratiche, 2002), Accusare (Isbn, 2004). Per Einaudi ha pubblicato È facile ricominciare a fumare (2010), I primi tornarono a nuoto (2012), I fratelli Kristmas (2015) e La compagnia dell'acqua (2017). Con Feltrinelli ha scritto Il censimento dei radical chic (2019), Happydemia (2020), La piscina (2024). Scrive su «D di Repubblica» e lavora a Che tempo che fa.Fonte immagine: Feltrinelli Education

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