Come si possono curare al meglio le malattie che causano la perdita della memoria, dal momento che colpiscono sempre più persone e, come è noto, coinvolgono inesorabilmente i familiari dei pazienti? Gaustìn, un uomo eccentrico con la facoltà di viaggiare nel tempo, risponde a questa domanda con l'apertura di "cliniche del passato" in cui, in ogni piano, è stato ricostruito un decennio passato - ad esempio, gli anni '60 - con l'ausilio di oggetti e arredi dell'epoca. Per le persone che trovano nel passato la sicurezza e il conforto in una esistenza i cui giorni si sono fatti tutti uguali, queste cliniche sono l'unica possibilità per condurre in piena dignità gli ultimi anni di vita. In questi "rifugi del tempo" o, come nel titolo originale dell'opera, "paradisi del tempo" trovano la serenità anche le persone sane. L'esperimento di Gaustìn si diffonde in Europa al punto che i paesi europei si accordano per indire un referendum in cui gli elettori votino il decennio del passato in cui vorrebbe tornare a vivere. Il romanzo, meritatamente vincitore di alcuni premi europei, richiede un lettore attento per il linguaggio e lo stile narrativo impiegati dallo scrittore bulgaro Gospodinov, nonché per la ricchezza dei temi affrontati, quali l'importanza dell'individuo e della sua dignità nel corso di una malattia e nel fine vita, il deficit di futuro in una Europea che, pur di non andare incontro alle incertezze, preferisce rifugiarsi nel passato, nell'illusione di mettersi in salvo dai conflitti.
Cronorifugio
Libro vincitore dell'International Booker Prize 2023Libro vincitore del Premio Strega Europeo 2021
Il nuovo, attesissimo romanzo di Georgi Gospodinov ci porta a Zurigo, Sofia, Vienna, Sarajevo, Brooklyn, e in altri luoghi e tempi, e ci mette di fronte a tutta l'incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.
«Cronorifugio è un innesto esondante d’invenzione su fatti storici, è l’esplorazione nostalgica e ironica di un secolo andato» - Nadia Terranova, Robinson
Gaustìn, un bizzarro personaggio che vaga nel tempo, inaugura a Zurigo una "clinica del passato" dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. Ogni piano dell'edificio riproduce nei dettagli un decennio del secolo scorso, e la prospettiva di un confortevole rifugio dal presente finisce per allettare anche chi è perfettamente sano. In Europa intanto viene indetto il primo referendum sul passato e la campagna elettorale si fa ben presto movimentata.-
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Una lettrice appassionata 16 giugno 2025Un romanzo su cui tornare e ritornare
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Bfchiara 17 novembre 2023Un rifugio dal tempo, un tempo in cui rifugiarsi
Il tempo come rifugio, dalla memoria che svanisce, dal presente che emargina, dal progresso che incalza. Gaustin, compagno e alter ego del protagonista, apre i “cronorifugi” ai malati di Alzheimer, perché ritrovino, nelle immagini, nei suoni o nei profumi di anni passati, frammenti di sé, della propria vita. Per riprodurre diverse annate, non basteranno le stanze di un appartamento, né i piani di un edificio, né i quartieri di un villaggio: il tempo (uno in particolare per ciascuno) offre riparo non solo a chi non ricorda più, ma a chi del ricordo vuol vivere. L’intuizione di Gaustin ispira le nazioni a indire referendum per scegliere a quale tempo resettare il proprio presente. Il romanzo non ha un ritmo uniforme, a volte si trascina e dissolve in visioni di enorme profondità o superficiale dettaglio... così è la storia, così la mente di un uomo che invecchia
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Bfchiara 14 novembre 2023Rifugi nel tempo e dal tempo
Il tempo come rifugio, dalla memoria che svanisce, dal presente che emargina, dal progresso che incalza. Gaustin, compagno e alter ego del protagonista, apre i “cronorifugi” ai malati di Alzheimer, perché ritrovino, nelle immagini, nei suoni o nei profumi di anni passati, frammenti di sé, della propria vita. Per riprodurre diverse annate, non basteranno le stanze di un appartamento, né i piani di un edificio, né i quartieri di un villaggio: il tempo (uno in particolare per ciascuno) offre riparo non solo a chi non ricorda più, ma a chi del ricordo vuol vivere. L’intuizione di Gaustin ispira le nazioni a indire referendum per scegliere a quale tempo resettare il proprio presente. Romanzo non semplice da leggere, a volte si trascina e dissolve in immagini, di enorme profondità o superficiale dettaglio... così è la storia, così la mente di un uomo che invecchia.
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