Nato a Tel Aviv nel 1967, Etgar Keret è tra i più popolari scrittori israeliani della nuova generazione. I suoi libri, tradotti in trentacinque paesi e trentuno lingue, gli hanno valso molti premi prestigiosi e un riconoscimento unanime a livello internazionale. I suoi lavori sono stati pubblicati su “The New York Times”, “Le Monde”, “The Guardian”, “The Paris Review” e “Zoetrope”. Il suo cortometraggio Skin Deep ha vinto numerosi premi internazionali, mentre il suo primo lungometraggio, Meduse, girato insieme alla moglie Shira Gefen, ha vinto a Cannes il premio Caméra d’Or nel 2007. Nel 2010 è stato insignito in Francia dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.
Attualmente insegna alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di Tel Aviv.
In Italia sono stati pubblicati Mi manca Kissinger (Theoria 1997), e con e/o Pizzeria kamikaze (2003), Papà è scappato con il circo (2003), Io sono lui (2004), Gaza Blues (2005), Abram Cadabram (2008), La notte in cui morirono gli autobus (2010). Con Feltrinelli ha pubblicato: All'improvviso bussano alla porta (2012), Sette anni di felicità (2015), Le tettine della diciottenne (2017), Pizzeria kamikaze (2018), il racconto per bambini Rompi il porcellino (2017), Finestre (2014) e Un intoppo ai limiti della galassia (2019).