(União, Alagoas, 1895 - Rio de Janeiro 1953) poeta brasiliano. Di formazione neoparnassiana, si unì poi alla corrente regionalista e si batté per l’uguaglianza razziale: Poesie (Poemas, 1927), La negra Fulô (Essa negra Fulô, 1928). Le raccolte successive, Tempo ed eternità (Tempo e eternidade, 1935), Poesie negre (Poemas negros, 1947), Libro dei sonetti (Livro de sonetos, 1949), sono caratterizzate da sottili suggestioni mistiche. Infine, nel poema Invenzione di Orfeo (Invenção de Orfeu, 1952) volle dare una sintesi delle esperienze poetiche dell’umanità e dello spirito luso-brasiliano: affine ai «poemi automatici» surrealisti per l’abbandono all’ispirazione subconscia e l’apparente caos verbale, esso è fra i testi più singolari della lirica brasiliana contemporanea.