(Calprino, Canton Ticino, 1868 - Parigi 1929) scrittore italiano di origine svizzera. Scrisse numerosi romanzi per un pubblico borghese assetato di storie d’eccezione, di amori impossibili, di situazioni ambigue e peccaminose: gli ambienti sono «di lusso», i personaggi appartengono invariabilmente all’alta società; le analisi psicologiche, specie di caratteri femminili e di adolescenti, sono condotte secondo la maniera elegante di P. Bourget. Fra i titoli più noti: I lussuriosi (1893), Il maleficio occulto (1902), L’amore di Loredana (1908), La freccia nel fianco (1913), Le cose più grandi di lui (1922).