Il respiro del sangue

Acquisto il libro carico di aspettative. Penso: “Un thriller ambientato in Alto Adige, che figata!”. L’ambientazione è la prima cosa che mi delude. La trama si svolge semplicemente in luoghi di montagna, non scende mai in particolari da farti realmente sentire il profumo e le sensazioni del Südtirol. Sembra una banalità, per molti lo sarà, ma il fatto che i nomi dei personaggi non siano di origine tedesca, ti allontanano ancor di più dalla realtà Tirolese. La storia non riesce ad ingranare l’ultima marcia. Va sempre a rilento senza raggiungere la massima velocità se non nel finale del libro. Ho fatto fatica a stare dietro ai personaggi. Troppi, mi hanno distratto e a volte annoiare. La lettura è molto scorrevole, ma ciò mi ha portato comunque a rallentarmi nella conclusione del libro. Spesso e volentieri preferivo fare altro che finire il libro! Nota positiva è la copertina. Semplicemente stupenda, ti attira come fosse una calamita! Ma purtroppo l’abito non fa il monaco. Mai giudicare un libro dalla copertina.

Una caduta totale, sono molto deluso. Dopo i precedenti lavori mi aspettavo che lo scrittore avrebbe reso l' ambiente, i personaggi e la trame in mod sempre piu' intenso ed avvincente, denso e corposo. Invece qui tutto e' molto tenue : non c' e' ne' sostanza ne' introspezione psicologica, nessuna vera tensione e l'ambiente viene forzatamente calato all interno di un libro che sembra a volte perdersi nel suo stesso non-svolgersi. Peccato , non lo consiglio.

Rispetto ai libri passati dello scrittore, l'ho trovato un peggioramento. La trama è confusa anche se non prevedibile. Ma non è prevedibile proprio per l'incongruenza dei alcuni indizi seminati nel racconto. I personaggi non hanno carattere anche se l'intento era di fornirglielo senza ottenere, però, alcun successo.