Questa non è una canzone d'amore

Finalmente un giallo dove il tremore non è dato dalla paura,ma dal frequente ridacchiare alle sagaci battute dei protagonisti. Mi è davvero piaciuto e mi leggerò altri lavori di Robecchi che conoscevo solo come giornalista. Punteggio pieno.

Alessandro Robecchi dipinge il personaggio Monterossi con sapienza e con sagacia, non nascondendone i lati negativi e a volte anche, potenzialmente, fastidiosi, ma che lo rendono umano e quindi reale.

Carlo Monterossi è l'autore televisivo di uno show molto popolare che porta in scena le storie e i drammi che l'amore fa vivere alle persone comuni. Stanco e anche un po' schifato dalla deriva presa dal programma, decide di abbandonarlo. La sera dell'inizio della terza stagione, mentre lui è a casa, gli si presenta davanti un uomo che cerca di ucciderlo. Inizia così questo giallo che intreccia storie e personaggi diversi ma uniti da una ricerca comune. Di questo libro ho amato soprattutto due cose. 👉 Carlo Monterossi con la sua ironia e schiettezza è un protagonista che conquista. In tutte le sue versioni. Da "Carlo Monterossi, l'Uomo Che Indaga", a "Carlo Monterossi, l'Uomo che Scappa". Serio e cinico, aggiunge una nota di comicità che mi ha regalato anche qualche risata. 👉 L'ambientazione milanese. Ma non la Milano dei turisti o dei pendolari come me. La Milano vera, quotidiana e soprattutto dalle tante facce. Conosco poco questa città, quindi ho potuto solo provare a immaginare quello che il libro descriveva...ma è stata comunque una bella esperienza! Non dubito che un milanese al mio posto avrebbe avuto la sensazione di seguire veramente i personaggi tra gli angoli, le vie e i bar della sua città. Questo primo romanzo di Robecchi della serie di Monterossi mi ha conquistata. Non ho dubbi che andrò a recuperare presto anche il secondo!