Un brillante scienziato riesce a creare una macchina (il "Carburatore") in grado di liberare tutta l'energia contenuta nella materia. Questo procedimento annichila completamente ogni materiale di partenza e ciò che ne resta - ciò che vi era imprigionato nell'essenza più recondita - è l'Assoluto, Dio. Ma questo Dio è diverso da quello che conoscono gli uomini, il quale è sempre stato mediato dalla Chiesa: è un Dio che per miliardi di anni è stato imprigionato nella materia e che ora può finalmente liberarsi e dare sfogo alle sue pulsioni. Queste si traducono in una spropositata... "industriosità", che genera una quantità di manufatti assolutamente ingestibile, così come, venendo in contatto con le menti umane, infonde loro un fortissimo messaggio di Amore per il prossimo. Tuttavia, la fase idilliaca sarà di breve durata e, in nome di questo Dio-Assoluto, ogni comunità umana, nazione cercherà di diffondere il proprio credo religioso. Di qui alla guerra santa il passo sarà breve. Un distopico conflitto decennale comporterà innumerevoli (letteralmente) perdite umane e instaurerà degli incredibili nuovi equilibri politici in Europa e nel mondo intero, fino alla successiva e necessaria pace, poiché ormai... non c'era più nessuno contro cui combattere. Con occhio estremamente lungo l'autore prova ad immaginare i problemi di una societa che faccia uso dell'energia atomica, portati all'estremo, dove la manodopera umana non sia più necessaria alla produzione, ed ipotizza le conseguenze di una sfrenata sovrapproduzione. Partendo da uno spunto panteistico, con la tipica sfiducia verso il genere umano che lo contraddistingue, Capek sembra voler mostrare l'insensatezza di ogni conflitto fratricida (e li considera tutti fratricidi!) in nome di assurdi ideali. La cosa che ci dà più da riflettere è che egli descrive in queste pagine quello che di lì a poco sarà il secondo conflitto mondiale ("La più grande guerra di sempre"), nonostante non vivrà abbastanza a lungo da assistervi.
La fabbrica dell'Assoluto
L'ingenuo ingegner Marek inventa un "carburatore" che disintegra completamente la materia, convertendola in energia utilizzabile a scopi industriali. G.H. Bondy, presidente della MEAS, s'impossessa del brevetto prodigioso per trasformarlo in un affare di proporzioni mondiali. Carburatori vengono installati un po' ovunque. C'è solo un problema: della materia disintegrata sopravvive una sorta di gas, l'Assoluto, che genera in chi lo inala stimoli religiosi e irrefrenabili attacchi di bontà. L'improvvida invenzione scatena una catastrofe industriale, scontri tra le religioni, baruffe diplomatiche, una guerra santa in Germania e un immane conflitto senza più confini, tra visioni apocalittiche e bordate di satira.
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Anno edizione:2020
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LuigiAmendola 25 gennaio 2023Quando il Bene fa... danno
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