Attore italiano. Esordisce professionalmente nel teatro di prosa a trent’anni dopo aver recitato per un decennio in compagnie amatoriali, e nel 1982 viene scritturato per la prima volta sul grande schermo con una piccola parte in Giuramento di A. Brescia. In seguito ottiene altri ingaggi da caratterista in commedie di gusto partenopeo, o comunque ambientate a Napoli (Maccheroni, 1985, di E. Scola), fino al ruolo che segna la svolta nella sua carriera: nel 2003 vince infatti il David come miglior attore non protagonista per il personaggio dell’inquietante e sgradevole tassidermista interpretato in L’imbalsamatore (2002) di M. Garrone. Ottenuta una certa notorietà, viene diretto da P. Squitieri (L’avvocato De Gregorio, 2003), F. Patierno (Pater familias, 2003), E. Crialese (Nuovomondo, 2006) e F. Bentivoglio che gli assegna il ruolo dell’impresario di una piccola orchestra del Sud, disonesto e truffatore, in Lascia perdere, Johnny! (2007).