Nome d'arte di Virginia Katherine McMath, attrice statunitense. Figlia d'arte e valente ballerina, debutta giovanissima sul palcoscenico e a cavallo tra gli anni '20 e '30 esordisce sul grande schermo interpretando musical di scarso livello che ne evidenziano lo spiccato talento comico. Bionda, temperamento vivace e aria ingenua, nel 1933 si esibisce in un piccolo numero di ballo accanto a F. Astaire nell'esotico Carioca di T. Freeland: è l'inizio di un successo travolgente che porterà la coppia a diventare uno dei miti della storia del cinema. Insieme girano una decina di pellicole, tra cui gli spumeggianti Cerco il mio amore (1934) e Voglio danzare con te (1937) di M. Sandrich, e I Barkleys di Broadway (1949) di C. Walters. Valente attrice, accantonato il sodalizio artistico con il partner, si cimenta in ruoli «solisti» non solo nelle commedie musicali, ma anche nelle pellicole drammatiche in cui riscuote notevoli consensi, nonostante l'assenza della danza. È la sfortunata amante di un impresario nel malinconico Palcoscenico (1937) di G. La Cava, intensa protagonista del letterario Kitty Foyle, ragazza innamorata (1940, ruolo con cui vince l'Oscar) di S. Wood, sognatrice dalla doppia vita nel divertente Le schiave della città (1944) di M. Leisen, testimone di un delitto nel giallo La setta dei tre K (1950) di S. Heisler, madre ansiosa di recuperare il rapporto con la figlia nel melodramma Gioventù ribelle (1956) di E. Goulding. Dalla metà degli anni '50 lavora quasi esclusivamente per la televisione, sino ad abbandonare il grande schermo dopo il 1965.