Nome d'arte di Ruth Carol Hussey, attrice statunitense. Dopo gli studi letterari e una breve carriera come modella, viene ingaggiata dalla mgm che la fa esordire accanto a S. Tracy in film come La grande città (1937) di F. Borzage e Passaggio a Nord-Ovest (1940) di K. Vidor. Diventa celebre con Scandalo a Filadelfia (1940) di G. Cukor, per cui ottiene una nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. Caratterista di rango più che star di prima grandezza, vanta una filmografia che conta una cinquantina di titoli, tra cui Peccatrici folli (1940) di K. Vidor, La casa sulla scogliera (1944) di L. Allen (dove è la moglie di R. Milland alle prese con una casa maledetta in Cornovaglia) e Eravamo tanto felici (1943) di E. Dmytryk – film accusato di «comunismo» davanti alla Commissione per le Attività Antiamericane negli anni del dopoguerra –, dove è una delle operaie che negli anni duri della guerra decidono di vivere insieme e mettere in comune i propri guadagni. Il suo ultimo ruolo di rilievo è quello della moglie tradita da B. Hope in Un adulterio difficile (1960) di M. Frank.