Attore francese di origine svizzera. Dopo aver fatto i lavori più disparati, trasferitosi a Parigi, intraprende la carriera circense per motivi economici, ma le soddisfazioni tardano ad arrivare e si rivolge al cinema. Fisico aitante, volto irregolare dalla bocca enorme, occhi dall'espressione stralunata, fascino carismatico, dopo alcuni ruoli di sfondo si fa notare nella parte di un giudice nello storico La passione di Giovanna d'Arco (1928) di C.T. Dreyer. Raggiunge il grande successo nel decennio successivo, grazie a J. Renoir che lo sceglie come protagonista del dramma verista La cagna (1931) e dell'agrodolce Boudu salvato dalle acque (1932), opere dall'umorismo sardonico in cui l'attore veste con straordinaria maestria i panni di un barbone. Nelle pellicole successive colleziona una serie di successi ricoprendo ruoli eterogenei che disegna con grande efficacia: è l'eccentrico vecchio mozzo del visionario L'Atalante (1934) di J. Vigo, viscido tutore nel tragico Il porto delle nebbie (1938) di M. Carné, attore a tutto tondo nel lirico I prigionieri del sogno (1939) di J. Duvivier, anziano dottore che patteggia con Mefistofele nel letterario La bellezza del diavolo (1949) di R. Clair. Dopo aver calcato con grande successo il palcoscenico, ritorna a recitare sul grande schermo e, ormai diventato un simbolo del cinema francese, riceve numerosi riconoscimenti ufficiali. Tra le sue ultime interpretazioni lo ricordiamo nel doppio ruolo di due fratelli gemelli nel cupo La vita di un onest'uomo (1952) di S. Guitry, anziano brontolone dalle simpatie antisemite nel sentimentale Il vecchio e il bambino (1967, con cui vince il premio per la miglior interpretazione a Berlino) di C. Berri, marito della protagonista nel tragico Blanche - Un amore proibito (1971) di W. Borowczyk.