Nome d'arte di Marilyn Louis, attrice statunitense. Dopo aver seguito corsi di danza e recitazione, esordisce nel cinema in una parte secondaria in Io ti salverò (1945) di A. Hitchcock. Non è ancora protagonista ma interpreta sempre ruoli aggressivi e seducenti nei classici noir La scala a chiocciola (1946) di R. Siodmak e Le catene della colpa (1947) di J. Tourneur. Coinvolta a fianco del futuro presidente americano R. Reagan in alcune pellicole di genere come il western L'assedio di Fort Point (1951) e i film d'avventura Il talismano della Cina (1951) e Il giustiziere dei Tropici (1953), tutti di L.R. Foster, offre alcune delle sue prove più efficaci in due film di A. Dwan: La jungla dei temerari (1955), in cui è un'avventuriera contesa dai due protagonisti (tra cui ancora R. Reagan, qui al suo ultimo western), e Veneri rosse (1956), dove invece impersona la più positiva delle due sorelle protagoniste. Ottiene altri ruoli di rilievo in Quando la città dorme (1955), cinico ritratto del mondo della stampa di F. Lang, e Pietà per la carne (1958), curioso melodramma a sfondo psicologico di M. LeRoy. Gira anche con registi italiani in film minori come il peplum La rivolta degli schiavi (1960) di N. Malasomma e la commedia all'italiana Una moglie americana (1965) di G.L. Polidoro accanto a U. Tognazzi.