Propr. Jane S. Adriance, attrice statunitense. Inizia a recitare giovanissima e dopo un lungo apprendistato sui palcoscenici di Broadway debutta sullo schermo con una parte secondaria nel melodramma Johnny Belinda (1948) di J. Negulesco. Bionda, provocante e appariscente, abbandona presto l'aria ingenua e docile che caratterizzava le sue interpretazioni a teatro, e nella Hollywood degli anni '50 diventa icona della bad girl: in L'asso nella manica (1951) di B. Wilder è la cinica e opportunista moglie di un uomo intrappolato in una cava di sabbia, in Prigionieri del cielo (1954) di W.A. Wellman, grazie a cui ottiene il Golden Globe e una nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista, è uno dei passeggeri dell'aereo in avaria. Negli anni '60, dopo la morte del secondo marito P. Douglas, si ritira quasi completamente dal mondo del cinema per dedicarsi al teatro e alla televisione.