Nome d'arte di Caryn Elaine Johnson, attrice statunitense. Scoperta dal regista-produttore M. Nichols, attira l'attenzione di S. Spielberg che la vuole protagonista di Il colore viola (1985), rievocazione delle disumane condizioni di vita degli schiavi in America. Il suo personaggio esuberante, dalla parlantina irrefrenabile, ottiene nel 1990 un grande successo di pubblico e di critica (Oscar come non protagonista) con la veggente imbrogliona di Ghost - Fantasma di J. Zucker, prontamente ripetuto con la cantante che si traveste da suora di Sister Act - Una svitata in abito da suora (1992) di E. Ardolino. Recita spesso in commedie scatenate, anche se è capace di interpretazioni più sfumate come in Una moglie per papà (1994) di J. Nelson. Tra le sue ultime interpretazioni, Ragazze interrotte (1999) di J.?Mangold e il demenziale Rat Race (2002) di J.?Zucker.