Da Atlanta 1996 a Rio de Janeiro 2016. Vent’anni, cinque Olimpiadi attraversate d’un fiato e un’altra, tra poche settimane, che promette nuove passioni. E storie di cuore, tante. Storie di amore fisico, sentimentale, mentale. Oppure solo sportivo. In "Giochi d’amore" (con la prefazione del presidente del Coni, Giovanni Malagò), Alberto Caprotti, giornalista di Avvenire, ne raccoglie 20, molte delle quali raccontate in presa diretta, durante le edizioni dei Giochi che ha seguito da inviato e alle quali si riferiscono. Perché, come scrive nel prologo, "l'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è quello che provi mentre corri...". Medaglie e fuoriclasse raccontati rovesciando la prospettiva, scoprendo le loro virtù e le umane debolezze, apprezzandone il lato inedito, i segreti più curiosi. E soprattutto le gioie, i tormenti, la passione sentimentale e quella sportiva di atleti straordinari che sono però, prima di tutto, uomini e donne come tutti gli altri. Storie da leggere d’un fiato e tutte diverse una dall’altra. Come quella di chi ai Giochi di Londra 2012 c’è andato solo per accompagnare un cavallo impegnato in gara, ma anche quella di due volontari innamorati di Atene che nei Giochi si sono uniti, poi divisi e poi (forse) ritrovati. O quelle di Chiara Cainero, la donna con il fucile, medaglia d’oro a Pechino 2008 nel tiro al piattello, contrapposta a un’altra donna che le armi ha rischiato di doverle usare per difendersi dalla violenza altrui. Oppure storie di vigilia, come quella infinita e struggente del maratoneta Stefano Baldini che ad Atene 2004 conquistò un podio dopo aver perso un matrimonio. Storie segnate dall'amore per lo sport, anche quello più crudele che costringe le atlete bambine cinesi a vivere quasi come schiave in equilibrio su una trave per sognare una vittoria nella ginnastica artistica. Più buffe, ma a loro modo eroiche, come quella di Eric Moussambani, l'africano che a Sydney 2000 partecipò ai 100 metri stile libero senza saper quasi nuotare. Storie di affetto, meraviglioso e disabile, come quella di due fratelli americani che alle Olimpiadi non ci andranno mai. O quello tradito e sporcato dal doping di Alex Schwazer e Carolina Kostner. Infine, tra le altre, quella di Federica Lisi Bovolenta, moglie di Igor, il gigante della pallavolo italiana: dalla loro vicenda tragica, meravigliosa e incredibile si scopre il vero, esplosivo miracolo della vita. Per amore e per sport. Soprattutto per amore.
Giochi d'amore
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Anno edizione:2016
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