Che idea abbiamo di medioevo oggi? Cosa ci ha lasciati? E quanti luoghi comuni e miti ci sono da sfatare? Perché si chiama Medioevo? E quando inizia e quando si conclude? Medioevo è solo feudalesimo e in realtà cosa significa? Medioevo è economia chiusa o naturale? I comuni, le signorie ed i mutamenti istituzionali che ne susseguono. Il Medioevo è germanico? È romano? È un'integrazione di entrambe le culture? Il Medioevo è la prima idea di Europa? Europa geografica? Europa comunale o Europa delle nazioni? Europa è Cristianesimo? La chiesa in Europa come si muove all'interno della realtà feudale? 106 pagine dense e ricche di contenuti. Consigliatissimo.
L' idea di Medioevo. Fra storia e senso comune
Qual è il senso del medioevo? In che cosa gli siamo debitori? Perché studiarlo o insegnarlo? In questo breve, densissimo scritto, concepito e pubblicato come capitolo introduttivo al Manuale Donzelli di Storia medievale, e riproposto in volumetto autonomo (tradotto anche in francese e in spagnolo), uno storico insigne prova a cimentarsi con le domande più radicali. Il punto di partenza è il «luogo comune medioevo», quella deformazione prospettica che ci porta a leggere tutta una lunga fase storica come un altrove o come una premessa. Nell’altrove negativo ci sono povertà, fame, pestilenze, disordine politico, soperchierie dei latifondisti sui contadini, superstizioni del popolo e corruzione del clero. Nell’altrove positivo ci sono tornei e vita di corte, elfi e fate, cavalieri fedeli e principi magnanimi. Ma è altrettanto discutibile l’idea del medioevo come premessa dei secoli successivi: del capitalismo, dello Stato moderno, della borghesia. A questo medioevo del senso comune si contrappone il medioevo degli storici, che discute di articolazione dei poteri e di intersezione delle gerarchie, di signorie rurali e di egemonie urbane. Si può provare a riunificare un’idea di medioevo? Un primo passo consiste nel confrontare tutte le forme politiche del medioevo riconoscendo loro pari dignità. Ma occorre – suggerisce Sergi – un altro, e più deciso passo: valorizzare di questi mille anni di storia, i secoli centrali e la loro sperimentalità. Il medioevo è un periodo in cui non si crede fideisticamente nella ragione, ma neppure esclusivamente nel magico. Non si crede nello Stato, ma si evocano quotidianamente ideali di res publica o di Sacro Romano Impero. Si teorizza un ordine celeste che si riflette sulla terra, e si pratica il conflitto, la competizione, l’ascesa sociale. Cos’è dunque e che cosa può rappresentare per noi, il medioevo? Un laboratorio, un cantiere in cui è possibile osservare uomini e strutture, in un gioco aperto, complesso e affascinante.
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utente_751880 02 gennaio 2022CHE IDEA ABBIAMO DI MEDIOEVO?
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Saggio molto snello e di facile lettura, adatto a chi si affaccia sul mondo medievale da principiante. In poche pagine tocca una grande varietà di luoghi comuni smentendo ciò che la letteratura, il cinema e la cultura pop associa normalmente a questo periodo. Gli spunti sono trattati in modo piuttosto sintetico, in alcuni casi forse troppo (lo scritto nasce come introduzione ad un manuale di storia), e lasciano spazio ad un'ulteriore ricerca personale.
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MARCO DE VIVO 01 marzo 2017
In origine Sergi scrisse questo saggio come prefazione ad un manuale di storia medievale ma poi prese la decisione di pubblicarlo separatamente, poiché possedeva già in se una sua compiutezza. Nel saggio, Sergi si concentra, come appunto dice il titolo, sull'idea che noi contemporanei abbiamo del Medioevo e su quante idee sbagliate abbiamo noi di esso; idee scaturite dalla fantasia, da lettura errata delle fonti da parte di storici passati, dalla cultura popolare, dal cinema; idee che spesso hanno finito per stratificarsi l'una sull'altra. Sergi illustra le più clamorose e con pazienza ne dimostra l'infondatezza, come la famosa "piramide" feudale, purtroppo presente ancora oggi su molti testi scolastici, con tanto di illustrazione. Il volume di Sergi è una lettura propedeutica per chiunque voglia anche solo avvicinarsi alla storia medievale, quella vera. Dopo averlo letto, guarderete ogni film a sfondo medievale, ogni rievocazione storica popolare e perfino i vostri stessi studi fatti a scuola con occhi diversi.
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