Una prosa emozionante e coinvolgente, verso la fine quasi un saggio filosofico, che mi ha gettato addosso tutta la fragilità della protagonista, facendomela sentire come se fosse mia. Arianna, dopo l’amore tossico per Stefano che l’ha prosciugata facendola vivere con la costante paura di essere abbandonata, inizia finalmente a desiderare di lasciarsi andare. Con il surfista Di? Con lo psichiatra Damiano? Arianna con mille dubbi, timori, fobie da donna imperfetta (come lo siamo tutte), ma proprio per questo tangibile e vera, ripercorrerà la sua storia dall’inizio per riuscire a riprenderne il “filo” e accettarne le inevitabili trasformazioni. Lo scenario meraviglioso dell’isola di Naxos è lo stesso in cui l’Arianna mitologica venne abbandonata da Teseo. Quindi “piantata a Naxos”, da cui pare sia nata l’espressione “piantare in asso”. Bello, ma da leggere e assaporare lentamente.
L'isola dell'abbandono
Pare che l'espressione "piantare in asso" si debba a Teseo che, uscito dal labirinto grazie all'aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull'isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto. Proprio su quell'isola, l'inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente l'urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima, è stata abbandonata da Stefano, il suo primo, disperato amore, e sempre lì ha conosciuto Di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con la sfida estrema per una persona come lei: rinunciare alla fuga. Che cosa è davvero finito, che cosa è cominciato su quell'isola? Solo adesso lei riesce a chiederselo, perché è appena diventata madre e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficoltà a considerarsi una famiglia. Dialogando con il mito sull'abbandono più famoso della storia dell'umanità e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con le nostre fatali trasformazioni, con il miracolo e la violenza della vita, quando irrompe e ci travolge, perché qualcuno nasce, qualcuno muore, perché un amore comincia o finisce. Un romanzo sulla paura che abbiamo di perdere il filo, il controllo della nostra esistenza: mentre è proprio in quei momenti – quando ci abbandoniamo a quello che non avevamo previsto – che rischiamo di scoprire davvero chi siamo.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
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