Lettere ai posteri di Giovannino Guareschi - Alessandro Gnocchi - copertina
Lettere ai posteri di Giovannino Guareschi - Alessandro Gnocchi - 2
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Letteratura: Italia
Lettere ai posteri di Giovannino Guareschi
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Descrizione


Cosa direbbe Guareschi delle follie contemporanee? Non è necessario nessuno sforzo di immaginazione: a cinquat'anni dalla scomparsa, le sue parole suonano quanto mai attuali e sferzanti.

«Don Camillo, tenga duro: quando i generali tradiscono, abbiamo più che mai bisogno della fedeltà dei soldati»Giovannino Guareschi, Lettera a don Camillo

«Caro Guareschi si sarebbe tentati di dire che lei scrisse con mezzo secolo in anticipo sulla capacità di leggere e giudicare il proprio tempo in dotazione all'intellettuale collettivo, al giornalista collettivo, al politico collettivo, al prete collettivo. Ma si sbaglierebbe, perché essi non intendono neppure oggi quello che lei intese allora»Alessandro Gnocchi

I mostri contro cui si scagliò Guareschi, solitario donchisciotte della Bassa, sono cresciuti, alimentati da comunisti e anticomunisti, da proletari e capitalisti, da preti e atei: la deriva della Chiesa, la nefasta commistione tra fede e politica, il predominio del malcostume. Alessandro Gnocchi, curatore delle opere e appassionato studioso di Guareschi, ripercorre, in un immaginario dialogo tra l’avo e i suoi posteri, nove pezzi magistrali che l’inventore di don Camillo scrisse tra il 1963 e il 1968 sul «Borghese», all’epoca unica rivista a reggere il confronto con «L’Espresso» di Scalfari. Guareschi passò al vaglio critico la società dei consumi mostrando come l’Occidente capitalista fosse l’altra faccia del materialismo che molti vedevano solo nell’Oriente comunista. Applicava il rigore dei suoi principi e del suo ragionamento a un mondo che nessuno sapeva ancora decifrare. Da quelle pagine emerge una sagace analisi della politica e della cultura del nostro paese, di cui solo oggi è possibile comprendere appieno la lungimiranza. Ma «per favore», scrive Alessandro Gnocchi nell’introduzione, «nessuno gli dia del profeta, perché negli ultimi decenni questa categoria è stata applicata con generoso anticipo a coloro che le hanno sbagliate proprio tutte.

Dettagli

12 aprile 2018
142 p., Brossura
9788831729239

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Foto di Alessandro Gnocchi

Alessandro Gnocchi

Alessandro Gnocchi è nato a Cremona nel 1971. Ha studiato Lettere moderne a Pavia e Firenze. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi di filologia sulle più prestigiose riviste scientifiche, l’edizione critica delle Stanze di Pietro Bembo, un saggio su Giuseppe Berto e Antonio Delfini, la curatela delle Opere di Guido Keller e Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno (Baldini+Castoldi), divertissement su calcio e letteratura. È caporedattore della sezione cultura e spettacoli del “Giornale”.

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