(Dèvres, Boulogne, 1435 - Valenciennes 1507) poeta e cronista francese. Legato alla casa di Borgogna e a Carlo il Temerario, per il quale scrisse, succedendo a G. Chastellain come storiografo di corte, le Cronache dei duchi di Borgogna (Chroniques des ducs de Bourgogne, 1474-1506), è uno degli esponenti più tipici della scuola dei «grands rhétoriqueurs», di cui espose i principi teorici nella sua Arte di retorica (Art de rhétorique, 1493). Ebbe grande fama come provetto versificatore: le sue poesie furono raccolte nel 1531 sotto il titolo Fatti e detti (Faictz et dictz). Scrisse anche un Romanzo della rosa moralizzato (Roman de la rose moralisé).